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“DIMENSIONE T. PSORIASI NON DARLE TEMPO” LA NUOVA DIMENSIONE NELL’APPROCCIO ALLA PSORIASI

PRESENTATA OGGI A MILANO LA CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE PROMOSSA DA JANSSEN ITALIA IN COLLABORAZIONE CON I DERMATOLOGI E LE ASSOCIAZIONI PAZIENTI APIAFCO ASSOCIAZIONE PSORIASICI ITALIANI E ANAP ONLUS.

A pochi giorni dalla 15esima Giornata Mondiale della Psoriasi che si celebra il 29 ottobre, Janssen Italia presenta la “DIMENSIONE T. PSORIASI NON DARLE TEMPO”: una campagna di sensibilizzazione che si rivolge a chi è affetto da psoriasi, malattia infiammatoria cronica della pelle, (che colpisce il 3% circa della popolazione italiana, vale a dire più di 1 milione e mezzo di persone1).

La campagna

Nata dalla collaborazione tra medici Dermatologi e le Associazioni Pazienti ANAP Onlus (Associazione Nazionale “Gli Amici per la Pelle” a sostegno dei malati di psoriasi e di altre malattie dermatologiche croniche) e APIAFCO Associazione Psoriasici Italiani, Amici della Fondazione Corazza, la campagna si rivolge a chi soffre di psoriasi con l’invito ad affidarsi con fiducia al dermatologo dei Centri di cura specializzati per ricevere una diagnosi precisa e valutare la terapia: oggi con la psoriasi si può raggiungere una qualità di vita migliore anche grazie all’aiuto delle terapie più adeguate, che possono aiutare a migliorare la qualità della vita, a lungo nel tempo.

 “Questa iniziativa  è il segno di quanto sia importante per Janssen agire in collaborazione e sinergia con le Associazioni Pazienti, che rappresentano la voce del paziente che per noi è sempre al centro di ogni attività che promuoviamo. – Afferma il Dott. Massimo ScaccabarozziPresidente e Amministratore Delegato di Janssen, azienda farmaceutica del Gruppo Johnson & Johnson con una pipeline di prodotti nell’area dell’immunologia – E questo vale per  tutte le nostre iniziative nelle diverse aree terapeutiche in cui operiamo: oncoematologia, immunologia, neuroscienze, malattie infettive e vaccini, malattie cardiovascolari e metaboliche, ipertensione arteriosa polmonare (PAH). Oggi, insieme a ANAP e APIAFCO ASSOCIAZIONE PSORIASICI ITALIANI, rinnoviamo quella che per noi è una dichiarazione di intenti verso i pazienti, ovvero verso tutte le persone per le quali, ogni giorno, ci impegniamo per offrire soluzioni in grado di dare più tempo alla vita e più vita al tempo, perché sono quelle le persone che stanno aspettando e non possiamo deludere la loro fiducia e la loro speranza – conclude il Dott. Scaccabarozzi.

 Le tre T della nuova DIMENSIONE

“Dimensione T”  rappresenta una nuova dimensione nell’approccio alla psoriasi e al suo trattamento che mette al centro tre elementi chiave per chi è affetto da questa malattiaTrustTherapyTime.

 T come TRUST: Fiducia nel rapporto con il dermatologo e nell’opzione terapeutica

Affidarsi con fiducia ad uno specialista e rivolgersi ai Centri di Cura per la psoriasi è il primo passo importante per iniziare subito ad affrontare la malattia.

La psoriasi è una malattia della pelle, non contagiosa ma devastante, cronica, recidiva, multifattoriale, genetica e autoimmune. Le cause ancora oggi non sono totalmente chiare. È spesso causa di depressione. Le sue macchie rosse si vedono. Chi ne soffre la vive come uno stigma, un marchio che porta alla discriminazione sociale, all’isolamento, che condiziona in tutti gli ambiti della vita: dalla scuola, allo sport, al lavoro, perfino nel privato. Una terapia risolutiva non esiste e le numerose informazioni che si trovano anche in rete sulle terapie disponibili non sempre sono attendibili o comprensibili: ecco allora che riferirsi a un dermatologo di fiducia diventa fondamentale per avere, il prima possibile, un percorso di cura adeguato, sicuro ed efficace nel tempo”. – Afferma Valeria Corazza, Presidente FONDAZIONE NATALINO CORAZZA e APIAFCO ASSOCIAZIONE PSORIASICI ITALIANI, Amici della Fondazione Corazza.

“La psoriasi non è solo una malattia della pelle ed è quindi importante non trascurare i possibili effetti negativi indotti dai problemi che i pazienti incontrano nella loro relazione con gli altri ma anche con il dermatologo. – Afferma il Dott. Piergiorgio Malagoli, Responsabile dell’Unità Operativa di Dermatologia e Centro PSOCARE all’IRCCS Policlinico San Donato di Milano – Ecco quindi che il medico deve partire dalla comprensione del vissuto del paziente sia per inquadrare meglio la diagnosi e capire quali tra i vari trattamenti sia quello più adatto, sia per trovare il giusto flusso di comunicazione per porre le basi di un rapporto fatto di comprensione, rispetto e fiducia. Presupposto fondamentale perché ci sia aderenza alla terapia da parte del paziente con una conseguente maggior efficacia terapeutica nel tempo.” conclude il Dott. Malagoli.

“Ancora oggi, molte persone che soffrono di questa malattia non afferiscono ai Centri di cura o ci arrivano molti anni dopo, causando in alcuni casi, un aggravamento della patologia. Questo è dovuto ad un atteggiamento di chiusura e di isolamento oppure perché non si sa a chi potersi rivolgere. E’ importante quindi che chi soffre di questa patologia sappia dell’esistenza dei Centri di cura dove ci sono dermatologi specializzati a cui riferirsi per avere corrette diagnosi, informazioni utili sulle opzioni di trattamento e rischi e benefici di ognuna”. – Conclude Valeria Corazza.

T come THERAPY: il Trattamento più adatto a ogni paziente

Oggi sono disponibili soluzioni terapeutiche in grado di garantire risultati sempre più significativi nel controllo dei sintomi della psoriasi, anche per la malattia definita moderata-grave. Numerose opzioni terapeutiche, sia locali sia sistemiche, permettono oggi di impostare un trattamento “mirato” in base alle caratteristiche e allo stadio di gravità della malattia.

Oggi abbiamo a disposizione terapie biologiche avanzatissime in grado di mantenere il risultato di pulizia della pelle nel tempo con un profilo di sicurezza molto elevato. – Commenta il Prof. Antonio Costanzo, Direttore del reparto di Dermatologia all’Istituto Humanitas di Milano e membro del Board direttivo della Società Italiana di Dermatologia SIDeMaST – I trattamenti biologici rappresentano uno dei maggiori progressi ottenuti dalla medicina negli ultimi anni in campo terapeutico e consentono di trattare anche persone con psoriasi moderata o severa che non abbiano risposto ai trattamenti convenzionali o che abbiano difficoltà a tollerare le terapie convenzionali. Bisogna quindi non aver paura di affrontare la malattia, perché oggi esistono terapie con alti livelli di sicurezza e efficacia dimostrati dagli studi clinici che possono portare ad un tempo più lungo liberi dalle manifestazioni della psoriasi ”- conclude il Prof. Costanzo.

 T come TIME: il Tempo ritrovato per sé stessi, liberi dalla malattia a lungo

La psoriasi è una patologia cronica, altamente invalidante per chi ne soffre: le eruzioni cutanee e le macchie che compaiono su diverse parti del corpo sono spesso causa di forti implicazioni psicologiche e relazionali che spesso inducono all’isolamento.

Trovare un trattamento in grado di restituire tempo per la propria vita è dunque un traguardo importante, oggi raggiungibile.

 “L’impatto di questa malattia sulla qualità di vita dei pazienti è spesso superiore a quello di altre malattie croniche più conosciute, – afferma il Dott. Ugo Viora Presidente di ANAP Onlus, Associazione Nazionale “Gli Amici per la Pelle” a sostegno dei malati di psoriasi e di altre malattie dermatologiche croniche – sia i pazienti che chi è loro vicino, come familiari e caregiver, spesso si trovano a dover rinunciare a tanti momenti piacevoli della vita: una gita al mare, una festa, un pranzo all’aperto… Per questo i pazienti cercano soluzioni terapeutiche adatte a loro, in grado di portare un tempo ‘ritrovato’, da vivere liberi dalla malattia, quanto più lungo e durevole possibile.”

 Dimensione T: la campagna multichannel

Affissioni nelle nelle principali stazioni ferroviarie italiane (Milano, Roma, Napoli, Bologna e Torino), Facebook, Instagram (hashtag #dimensionet) e Spotify sono i canali tramite i quali è stata veicolata la campagna “DIMENSIONE T” con un visual di grande impatto visivo ed emozionale che evidenzia, sulla pelle, i momenti belli della vita che vengono rubati dalla patologia.

Ma a fare da leoni, sono stati proprio i canali social che hanno dimostrato di essere, per questa patologia, un punto di riferimento importante per chi cerca informazioni.

I social sono importantissimi per chi ha la psoriasi, – commenta Ludovica DonatiRappresentante APIAFCO ASSOCIAZIONE PSORIASICI ITALIANI, Amici della Fondazione Corazza e owner della pagina MyPsoDiary – credo siano un modo per non sentirsi soli ma anche per trovare risposte a tante domande che sorgono nel quotidiano: ho una macchia proprio su una guancia, come posso coprirla con il trucco?… E la campagna  “DIMENSIONE T” è un punto di riferimento per i pazienti, perchè su Facebook e Instagram trovano nei contenuti dei post una sorta di vicinanza e quindi una sorta di ‘carica emotiva’ che fa sentire parte di un gruppo e meno soli. –  Aggiunge Ludovica – La compilation collaborativa su SPOTIFY è una bellissima idea per riempire di musica il proprio tempo, un tempo da dedicare finalmente a se stessi”.

 Dermatologi a confronto: la tavola rotonda on line

A fine novembre, sulla piattaforma online paginemediche.it sarà realizzata una tavola rotonda con un board di esperti dermatologi – afferenti a diversi Centri italiani di cura per la psoriasi – per fare il punto sulla malattia, le terapie disponibili e affrontare le tre tematiche ‘fiducia, terapia e tempo’ dal punto di vista clinico facendo emergere i desiderata dei pazienti, con uno sguardo da ‘Nord’ a ‘Sud’ Italia. L’evento, fruibile in diretta streaming, darà agli utenti la possibilità di inviare le loro domande e avere risposta dagli specialisti presenti offrendo un’ulteriore opportunità di educazione e informazione sulla patologia.

 

 

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