Oltre 120 persone ricoverate con gli stessi sintomi e la stessa diagnosi. L’ipotesi è che si tratti di polmonite comunitaria causata dal batterio della legionella, la cui trasmissione potrebbe essere avvenuta attraverso l’acquedotto
È allarme epidemia di polmonite nel bresciano. Come si legge da corriere.it, sono 121 finora le persone finite al pronto soccorso con gli stessi sintomi e la stessa diagnosi, tutte concentrate nella Bassa Bresciana e in alcuni paesi al confine con l’alto Mantovano, sparsi tra i comuni di Montichiari, Calvisano, Carpenendolo, Remedello, Visano, Acquafredda, Ghedi, Isorella e Montirone. A essere preso d’assalto, in particolare, l’ospedale di Montichiari: negli ultimi giorni al pronto soccorso la percentuale di consulti per polmonite è passata dall’1 all’80 per cento.
Medici e tecnici stanno cercando di capire se ci sia una correlazione fra tutti questi casi e se non si sia in presenza di polmonite comunitaria, presa cioè tra le mura domestiche e causata dal batterio della legionella. Solo un paio di settimane fa, a Bornato, in Franciacorta, l’uso dell’acqua era stato sospeso a causa della presenza del batterio. Un caso del tutto scollegato a quello che in queste ore sta tenendo in ansia gli 85mila residenti dei comuni succitati, ma che ricorda come la diffusione di questo batterio sia per nulla improbabile attraverso gli acquedotti.
Che cos’è la legionella?
La legionella è un batterio, molto diffuso negli ambienti umidi. La malattia (detta legionellosi) si presenta in due forme: la febbre di Pontiac, molto simile a un’influenza e quindi raramente identificata, oppure una polmonite, con febbre, tosse, dolori muscolari e in alcuni casi anche difficoltà respiratorie. Generalmente le forme più gravi si presentano in persone debilitate come anziani, alcolisti, malati cronici.
Come avviene la trasmissione della legionella?
La trasmissione avviene per via aerea, inalando particelle di acqua aerosolizzata (sotto forma di vapore), come avviene durante la doccia o in ambienti climatizzati. Può capitare, infatti, che la legionella si accumuli nelle autoclavi degli impianti di distribuzione dell’acqua potabile di case, ospedali o alberghi oppure nei filtri di grandi impianti di condizionamento e, attraverso le goccioline di aerosol che si formano, raggiunga i polmoni. È molto meno probabile che proliferi nei normali condizionatori domestici, mentre possono essere un veicolo di trasmissione di legionella anche le fontane decorative e l’acqua usata a scopo decorativo e ricreativo in giardini e aree verdi.
Come prevenirla: le misure adottate nel Bresciano
L’Agenzia di Tutela della Salute di Brescia ha inviato un decalogo di comportamento ai comuni interessati dall’epidemia, che a loro volta lo stanno diffondendo anche via social ai cittadini. Ats ha rassicurato sull’uso dell’acqua dell’acquedotto, che si può bere e può essere usata per cucinare, ma qualche attenzione più è necessaria per l’uso di docce e rubinetti: meglio sostituire i filtri e pulire il calcare dai soffioni. Così come è opportuno lasciar scorrere l’acqua calda prima di utilizzarla, alternandola con quella fredda e aprendo le finestre, evitare l’uso di vasche idromassaggio, portare l’acqua della caldaia a 70-80 gradi.