Molteplici i benefici: “avere la pressione normalizzata e quindi di ridurre il rischio cardiovascolare salvaguardando cuore, vasi e reni, ma anche quelli riguardanti la collettività, perché la cura è a basso costo”
“In Italia ci sono circa 17 milioni di ipertesi e circa la metà non sono stati normalizzati“, ossia che non riescono a recuperare corretti valori di pressione. E’ nata da qui la necessità di condurre ‘Escape‘, spiega all’Adnkronos Giovanni Vincenzo Gaudio, specialista di medicina interna coordinatore nazionale dello studio.
Se ne è parlato a Sorrento in occasione del 22mo Congresso nazionale della Fadoi, la Federazione delle Associazioni dei dirigenti ospedalieri internisti.
Escape, gestito da ricercatori italiani, è durato tre mesi e ha coinvolto otto città della Penisola tra cui Napoli, Palermo, Milano e Pavia. Realizzato grazie al supporto dell’azienda farmaceutica belga Therabel e pubblicato sulla rivista Cardiovascular Therapeutics, ha valutato l’efficacia del canrenone, un farmaco considerato anziano, usato in Italia per lo scompenso cardiaco, ma capace anche di normalizzare i livelli di pressione.
“L’ipertensione arteriosa colpisce 17 milioni di italiani e ogni anno ne uccide 7 milioni e mezzo – precisa Gaudio – Ma adesso un nuovo approccio terapeutico potrebbe consentire di salvaguardare il cuore, i vasi e i reni, gli organi bersaglio di questo ‘killer silenzioso’. Il farmaco, inoltre, agisce immediatamente dopo l’assunzione e così come è dimostrato nello studio normalizza la pressione“.
“I benefici per i pazienti – aggiunge Massimo Vanasia, direttore medico di Therabel – sono quelli di avere la pressione normalizzata e quindi di ridurre il rischio cardiovascolare, ma anche quelli riguardanti la collettività“. La terapia, infatti, “è a basso costo: 8 euro per circa un mese di dosaggio, a differenza di altri farmaci antipertensivi che arrivano a costare anche 5 o 6 volte in più“.