(ANSA) – ROMA, 02 LUG – L’età della ‘prima volta’ e quella
del primo figlio sono scritte nel Dna. Lo afferma uno studio
dell’università di Oxford pubblicato su Nature Human Behaviour,
che ha trovato 371 aree del genoma che influenzano i
comportamenti sessuali e riproduttivi. Nello studio sono stati analizzati integralmente i genomi di
centinaia di migliaia di persone di cui si conoscevano l’età del
primo rapporto sessuale (oltre 387mila persone analizzate) e
quella della nascita del primo figlio (oltre 540mila), alla
ricerca di correlazioni fra particolari varianti e questi
comportamenti. “Lo studio ha scoperto centinaia di marker
genetici che modellano questa parte fondamentale delle nostre
vite – spiega Melinda Mills, primo autore dello studio -, e
hanno il potenziale per farci capire meglio l’infertilità, oltre
che la longevità e alcune malattie della terza età”.
Le varianti genetiche trovate, spiega l’esperta, sono legate
anche ad altri aspetti del comportamento. “Abbiamo dimostrato
che una combinazione di genetica, predittori sociali e fattori
ambientali determinano un precoce o tardivo comportamento
riproduttivo. È stato incredibile vedere che uomini e donne con
Dna più ‘propensi’ a sesso e fertilità precoci erano legati
anche a comportamenti più disinibiti, ma anche alle dipendenze.
Mentre le persone geneticamente predisposte a posporre sesso e
riproduzione erano anche legate a una salute migliore salute e a
una maggiore longevità”. (ANSA).
Fonte Ansa.it