Più di 50 molecole in sviluppo per malattie che vanno dai tumori alle fibrosi, dalla sclerosi multipla alla psoriasi. Oltre 9 miliardi di dollari investiti in ricerca nel 2020 a livello globale. Più di 120 studi in corso in Italia, in oltre 350 centri, con più di 4.500 pazienti che partecipano alle sperimentazioni. A un anno dall’acquisizione di Celgene, questi i numeri dell’azienda farmaceutica Bristol Myers Squibb, illustrati oggi durante una conferenza stampa virtuale.
“In oncologia ed ematologia – afferma Emma Charles, general manager Bristol Myers Squibb Italia – siamo stati pionieri nella scoperta di una classe di molecole che fa leva sulle potenzialità del sistema immunitario per curare il cancro ed abbiamo rivoluzionato il trattamento del mieloma multiplo”.
Questi progressi nel campo dell’immuno-oncologia “sono stati possibili grazie al rigore scientifico ed a investimenti nella ricerca biotecnologica. L’impegno ora è quello di realizzare la promessa della medicina di precisione fornendo il trattamento giusto, al paziente giusto, al momento giusto”. Bristol Myers Squibb ha introdotto, infatti, nel 2013 in Italia la prima molecola immunoncologica per il trattamento del melanoma, ipilimumab.
“Con più di 250.000 pazienti trattati nel mondo con le nostre terapie immuno-oncologiche – spiega Cosimo Paga, executive country medical director, Bristol Myers Squibb Italia – Bristol Myers Squibb ha cambiato l’aspettativa e la qualità di vita in molte patologie oncologiche. Oggi siamo impegnati per rendere disponibili opzioni di trattamento di futura generazione in ematologia, come le CAR-T per il trattamento di tumori del sangue come mieloma multiplo e dei linfomi”.
A conferma dell’attenzione verso i pazienti, conclude Paga, “abbiamo attivato programmi compassionevoli grazie ai quali abbiamo reso disponibili gratuitamente i nostri farmaci, nel periodo di negoziazione con l’Agenzia Italiana del Farmaco, rendendo possibile l’accesso alle terapie prima della loro commercializzazione”.
Da ictus a mieloma, in pandemia non dimenticare prevenzione
Da Bms supporto ai pazienti anche con consegna a casa di farmaci
Da anni a fianco dei pazienti, per supportarli nella diffusione di campagne di prevenzione, e ancora vicina più durante i mesi della pandemia Covid, che non deve far dimenticare l’esistenza di altre gravi malattie. A fare il punto sulle iniziative intraprese da Bristol Myers Squibb è stata oggi la conferenza stampa virtuale, che ha visto a confronto clinici e associazioni.
“Durante la prima ondata di Covid-19 – afferma Emma Charles, general manager Bristol Myers Squibb Italia – abbiamo donato dispositivi di protezione individuale, mascherine e gel disinfettanti a diversi ospedali in difficoltà. Per assicurare la continuità terapeutica, abbiamo attivato il progetto che prevede la consegna dei farmaci a domicilio per le persone con artrite reumatoide, mieloma multiplo e leucemia mieloide cronica, che hanno difficoltà a ritirare i farmaci”.
L’impegno di Bms in questi mesi è stato però anche quello di continuare a portare avanti campagne di prevenzione, nonostante l’emergenza coronavirus. Come “Mieloma Ti Sfido”, la campagna promossa dall’Associazione Italiana contro le Leucemie (Ail). Questo, ha spiegato Sergio Amadori, presidente Ail, “è un tumore molto aggressivo e prima si moriva in media entro 3 o 4 anni dalla diagnosi. Ma oggi abbiamo farmaci che hanno portato la sopravvivenza media a 10 anni e con una qualità di vita nettamente migliore”.
A non dover fare un passo è indietro è anche la prevenzione dell’ictus cerebrale. “Quasi 150.000 italiani sono colpiti ogni anno da questa malattia che è tempo dipendente, ovvero prima si interviene e più si hanno possibilità di evitare morti e invalidità permanenti, ha spiegato Nicoletta Reale, presidente dell’Associazione per la Lotta all’Ictus Cerebrale (Alice Italia) – per questo, le persone non devono avere paura di venire in ospedale se hanno sintomi: per loro ci sono percorsi dedicati e sicuri”.
Sta per sbarcare invece sui social un’altra campagna supportata da Bms, le “Avventure di Neo”, il fumetto dark realizzato dagli allievi della Scuola Italiana di Comix per sensibilizzare i più giovani sulla prevenzione contro il melanoma. “Nel nostro Paese – ha ricordato Paolo Ascierto, presidente Fondazione Melanoma – è il secondo tumore più frequente negli uomini under 50 e il terzo nelle donne in quella fascia d’età”.
Fonte Ansa.it