Dolore diffuso, senso costante di stanchezza, disturbi del sonno, formicolii, spasmi e contrazioni muscolari, debolezza degli arti, palpitazioni e disturbi intestinali: questi i sintomi. Colpisce tra il 2 e l’8% della popolazione
Un ambulatorio dedicato alla diagnosi e cura della fibromialgia, dove il paziente viene seguito da un team multidisciplinare composto da neurologo, fisioterapista, fisiatra e psicologo. E’ la nuova struttura nata al Centro diagnostico italiano (Cdi) a Milano, che verrà presentata in occasione della giornata mondiale della fisioterapia promossa dalla World Confederation for Physical Therapy che si celebra sabato 8 settembre, per sensibilizzare sul contributo della pratica della fisioterapia per il benessere della persona.
La fibromialgia, spesso non diagnosticata, colpisce tra il 2 e l’8 per cento della popolazione. Si presenta come un dolore muscolo scheletrico cronico. I sintomi più comuni vengono a volte confusi con quelli di altre patologie e possono essere numerosi: dolore diffuso, senso costante di stanchezza, disturbi del sonno, formicolii, spasmi e contrazioni muscolari, debolezza degli arti, palpitazioni e disturbi intestinali. Attraverso un percorso strutturato, all’interno dell’Ambulatorio di fibromialgia il paziente viene seguito in modo integrato da una squadra multidisciplinare nelle fasi di diagnosi e cura di questa patologia che colpisce.
“Spesso chi è colpito da fibromialgia non sa a quale specialista rivolgersi, inoltre per via della pluralità dei sintomi e in assenza di alterazioni degli esami di laboratorio può essere visto come un soggetto ipocondriaco”, spiega Paolo Marchettini, neurologo e specialista in terapia del dolore, coordinatore dell’ambulatorio di fibromialgia del Cdi. “Proprio per contrastare questa tendenza e grazie alla crescente consapevolezza di ciò che questa patologia comporta, della difficoltà nella diagnosi e nell’adozione di una terapia efficace, il percorso all’interno dell’Ambulatorio di Cdi prevede una visita neurologica preliminare a seguito della quale il paziente può essere indirizzato ad eventuali esami di approfondimento”.
A seguito della prima visita neurologica, un colloquio psicologico permette al paziente di avviare un percorso psico-educazionale che gli possa permettere di gestire in modo efficace i propri sintomi e i dolori associati. Il passo successivo prevede un consulto tra psicologo e neurologo: quest’ultimo potrà prescrivere della fisioterapia (in palestra o in piscina) oppure l’agopuntura, a seconda del giudizio concorde di fisiatra e fisioterapista. Una serie di esercizi fisici aerobici e di fisioterapia studiati sulle caratteristiche della persona, infine, consentono di rafforzare la muscolatura e ridurne la rigidità causata dalla fibromialgia, garantendo al paziente un sollievo e una maggiore tollerabilità allo sforzo fisico.
Fonte: AGI