(ANSA) – ANCONA, 03 GIU – Il fiuto finissimo di un cane
addestrato a riconoscere l’odore di una persona positiva al
Covid-19, per sostituire un test rapido o un tampone molecolare.
Sarebbe un notevole passo in avanti per lo screening di comunità
– all’entrata di una scuola, di uno stadio o di un cinema –
l’eventuale validazione della ricerca promossa dall’Università
politecnica delle Marche in collaborazione con l’Area Vasta 3 di
Macerata, la Assl di Sassari, l’Università di Camerino e le
associazioni cinofile Progetto Serena Onlus Asd, Semplicemente
cane e Cluana Dog.
Dopo ‘l’imprinting’ di alcune settimane, in cui l’animale
impara, su campioni di sudore di positivi e negativi, a
percepire con l’olfatto la differenza, gli addestratori gli
insegnano a sedersi per indicare la positività. Le prime prove,
con sette cani tra cui labrador retriever, bracchi e meticci,
sono incoraggianti: oggi in azione, durante una dimostrazione
alla Facoltà di Medicina ad Ancona, i labrador Aki (4 mesi) e
Wave (12 mesi) che hanno scovato, sedendosi, tra gli
specializzandi-figuranti quelli in possesso di provette con
campioni Covid-positivi. Gli animali lo percepiscono come un
gioco e vengono gratificati con premi. Prima di avere il ‘valore’ di tampone, precisa la coordinatrice del progetto “C19-Screendog” prof.ssa Maria Rita Rippo, docente Univpm,
presidente del corso di laurea in infermieristica sede di
Macerata, saranno necessari test su un migliaio di persone e il
confronto con il rispettivo test molecolare, per confermarne
l’attendibilità. (ANSA).
Fonte Ansa.it