(ANSA) – ROMA, 24 MAR – Uno studio clinico per trovare una
terapia contro la tubercolosi multiresistente ai farmaci ha
concluso anticipatamente la fase di sperimentazione dopo che un
comitato indipendente di esperti per la sicurezza e il
monitoraggio dei dati ha attestato la qualità superiore di
questa combinazione rispetto a quelle attualmente disponibili.
La notizia arriva da Medici senza Frontiere, in coincidenza con
la Giornata Mondiale sulla malattia che si celebra oggi.
TB-Practecal, questo il nome dato allo studio, ha testato una
nuova cura di sei mesi con bedaquilina, pretomanid, linezolid e
moxifloxacina rispetto al trattamento standard previsto, in
Bielorussia, Sudafrica e Uzbekistan, dove sono stati selezionati
242 pazienti in sette siti di sperimentazione. “Questo sarà il
primo studio clinico internazionale, randomizzato e testato per
garantire la sicurezza e l’efficacia di una terapia sei mesi per
via orale per la tubercolosi resistente ai farmaci -spiega David
Morre della London School of Hygiene and Tropical Medicine -.I
risultati potrebbero trasformare le cure contro forme di
tubercolosi resistenti ai farmaci in tutto il mondo per pazienti
troppo a lungo trascurati”.
Msf, spiega il comunicato, sta preparando un set di dati da
condividere prima possibile con l’Organizzazione Mondiale della
Sanità e nei prossimi mesi i risultati completi saranno
presentati a una rivista di settore per la pubblicazione. Nel
2019 465mila persone hanno sviluppato la TB resistente alla
rifampicina, e 182mila sono morte. Il trattamento è lungo, con
risultati soddisfacenti solo in tre pazienti su cinque e spesso
comporta ancora iniezioni dolorose e l’uso di farmaci con gravi
effetti collaterali come la sordità, nonostante le nuove
indicazioni dell’OMS. (ANSA).
Fonte Ansa.it