(ANSA) – ROMA, 25 LUG – Dopo 15 settimane di discesa, i nuovi
casi settimanali di Covid-19 registrati in Italia “hanno ripreso
a salire sempre più rapidamente, certificando di fatto l’avvio
della quarta ondata: da 5.306 nella settimana 23-29 giugno sino
a 19.390 nella settimana 14-20 luglio. “Visto che i 19.152 casi
degli ultimi 4 giorni confermano la crescita esponenziale nelle
prossime settimane è realistico attendersi un notevole aumento
dei contagi”. Così il presidente della Fondazione Gimbe, Nino
Cartabellotta, che, dopo gli ultimi dati, fa il punto della
situazione.
“Con l’avvio della quarta ondata – spiega Cartabellotta – la
gestione della pandemia e la comunicazione pubblica devono
tenere conto di vari aspetti: dinamiche della circolazione del
Sars-CoV-2, potenziale impatto della Covid-19 sugli ospedali,
efficacia dei vaccini, criticità di fornitura e
somministrazione, estensione degli utilizzi del green pass e
nuovi parametri per assegnare i ‘colori’ alle Regioni”.
In particolare, evidenzia, “la progressiva diffusione della
variante Delta sta determinando, come già avvenuto in altri
Paesi europei, un’impennata del numero dei contagi, la cui
entità è verosimilmente sottostimata dall’insufficiente attività
di testing & tracing”.
E sui ricoveri: “Nella settimana 14-20 luglio si è
registrata, dopo 14 settimane di riduzione, una inversione di
tendenza dei ricoveri in area medica e in terapia intensiva. Al
momento – evidenzia Cartabellotta – si tratta di piccoli
incrementi che non generano alcun sovraccarico, ma che
documentano comunque l’impatto ospedaliero dell’aumentata
circolazione virale”. Ma grazie alle coperture vaccinali, si
legge nell’analisi della Fondazione Gimbe, “è ragionevolmente
certo che rispetto alle ondate precedenti l’impatto del numero
dei casi su ospedalizzazioni e terapie intensive sarà minore. Ma
è bene ricordare che l’entità di tale impatto rimane
proporzionale alla circolazione virale, che bisogna limitare il
più possibile aderendo ai comportamenti raccomandati e
vaccinando tutte le fasce di età, e inversamente correlato alla
copertura vaccinale completa, in particolare di over 50 e
fragili, da completare rapidamente”. (ANSA).
Fonte Ansa.it