Domenica 27 settembre 2020 è la Giornata Nazionale AIDO 2020 (Associazione Italiana per la Donazione di Organi, Tessuti e Cellule), denominata “GIORNATA DEL SÌ”. L’intento è, infatti, quello di celebrare, ed insieme promuovere, quel SÌ alla donazione di organi, tessuti e cellule, grazie al quale migliaia di persone ogni anno, con il trapianto, tornano alla vita.
Per domenica è previsto un convegno a Milano, presso la Chiesa di San Gottardo in Corte al Palazzo Reale.
La diretta, fissata per le 15:30, sarà avviata dalla pagina Facebook di AIDO https://www.facebook.com/Aido.onlus/ e dal canale YouTube di AIDO https:// www.youtube.com/profile?user=AIDONazionale.
Il convegno verte sul tema dell’emergenza etica e socio-sanitaria della donazione e del trapianto di organi, sulle orme del significativo messaggio di Papa Francesco ad AIDO nell’udienza del 13 aprile 2019. Nelle sue more sarà firmato un protocollo di collaborazione tra AIDO e AMCI (Associazione Medici Cattolici Italiani).
Interverranno, accanto alla Presidente di AIDO Flavia Petrin, il Responsabile del Servizio per la Pastorale della Salute dell’Arcidiocesi Ambrosiana, il Rettore dell’Università degli Studi di Milano, il Direttore del CNT (Centro Nazionale Trapianti), il Coordinatore Regionale Trapianti Regione Lombardia, il Presidente della Società Italiana Bioetica dei Medici Cattolici, eminenti professori ed esponenti dell’etica cattolica e laica e delle tradizioni religiose tutte, il Presidente dell’IID (Istituto Italiano della Donazione) e la Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano, che ospita l’evento.
“La GIORNATA DEL SÌ è una grande occasione per ribadire con sempre più forza il SÌ alla donazione di organi tessuti e cellule – afferma Flavia Petrin, Presidente AIDO -. E in questo anno particolare, segnato dall’emergenza sanitaria del Covid 19, AIDO vuole ripartire con tutta la forza che ha, quella della sua storia e della sua capillare presenza sul territorio. 1.400.000 persone hanno già detto sì con AIDO, ma il numero dei consensi è ancora drammaticamente insufficiente a far fronte alla richiesta degli oltre 9.000 pazienti in lista d’attesa”.
Fonte Ansa.it