(ANSA) – ROMA, 24 AGO – Bassi livelli di folati in gravidanza
aumentano il rischio che il feto sviluppi anomalie cardiache
congenite. È il dato che emerge da uno studio coordinato dal
National Children’s Medical Center di Shanghai pubblicato sugli
Annals of Internal Medicine.
Il ruolo della carenza di acido folico nello sviluppo del
feto nelle prime fasi della gravidanza è noto; tuttavia fino a
oggi è stato messo in relazione soprattutto con il rischio di
difetti del tubo neurale, come la spina bifida. Per questo ne è
raccomandata l’assunzione alle donne fertili. Lo studio ha
indagato ora il suo ruolo nel corretto sviluppo del cuore.
Dal confronto di 197 mamme di bambini con difetti cardiaci
congeniti e 788 donne i cui bambini erano sani, è emerso che le
prime avevano livelli medi di folati di circa il 10% più bassi
rispetto alle seconde (714 nanomoli per litro rispetto a 788). I
ricercatori hanno calcolato che per ogni aumento di 100 nanomoli
per litro dei livelli di folati, il rischio che il bambino nasca
con malformazioni cardiache scende del 7%. Nei casi di donne con
livelli di folati particolarmente alti (1.360 nanomoli per
litro) il rischio di malformazioni al cuore si abbassa del 65%.
Per i ricercatori, lo studio fornisce indicazioni sul fatto
che assumere integratori di folati in gravidanza aiuti a
prevenire le malformazioni cardiache nel feto. Per raggiungere
questo effetto, la dose dovrebbe essere maggiore di quella
assunta attualmente per prevenire i difetti del tubo neurale.
Tuttavia, servono ulteriori studi per comprendere la sicurezza
della supplementazione di folati a dosaggi più elevati. (ANSA).
Fonte Ansa.it