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I probiotici possono distruggere i ceppi più resistenti di batteri “cattivi”, dei veri toccasana

Oramai resistente agli antibiotici, l’infezione con il batterio Staphylococcus aureus può causare molti problemi di salute, ma pare ci sia un modo per sconfiggere questo superbatterio con un probiotico. Lo studio pubblicato su Nature lo dimostra

(Greenreport)

Oramai resistente agli antibiotici, l’infezione con il batterio Staphylococcus aureus può causare molti problemi di salute, inclusa la sepsi. Alcuni ceppi resistono soprattutto a oxacillina, flucloxacillina e dicloxacillina, per cui sono particolarmente pericolosi. Ma pare ci sia un modo per sconfiggere questo superbatterio con un probiotico.

È la scoperta cui sono giunti i ricercatori del National Institute of Allergy and Infectious Diseases (Niaid), grazie alla collaborazione della Mahidol University e della Rajamangala University of Technology, in Thailandia. Attraverso la loro ricerca, gli studiosi sono stati in grado di dimostrare che un tipo di batterio probiotico, chiamato Bacillus, è in grado di combattere ed eliminare efficacemente lo stafilococco aureus.

I probiotici sono spesso raccomandati come integratori alimentari per migliorare la salute dell’apparato digerente – spiega  il direttore del NIAID, Anthony S. Fauci. La possibilità che il Bacillus orale possa essere un’alternativa efficace al trattamento antibiotico per alcune condizioni è sicuramente degno di ulteriori esplorazioni”.

 

Nel nuovo studio – i cui risultati sono riportati nella rivista Nature- i ricercatori hanno lavorato con 200 partecipanti reclutati nelle zone rurali della Thailandia, ipotizzando che questa popolazione sia, molto probabilmente, meno esposta agli antibiotici o alla sterilizzazione degli alimenti.

Innanzitutto, gli scienziati hanno raccolto e analizzato campioni fecali di ogni persona per cercare di identificare quali popolazioni batteriche potessero essere associate a un’assenza di stafilococco aureo. Questo li avrebbe aiutati a individuare i batteri che impediscono allo S. aureus di colonizzare.

Hanno così visto che 101 campioni di feci contenevano il Bacillus probiotico e, in particolare, il Bacillus subtilis. I batteri Bacillus sono bravi a sopravvivere in ambienti più difficili e possono essere ingeriti con verdure e ortaggi. Il bacillo è anche presente, insieme ad altri batteri “buoni”, proprio in diversi prodotti probiotici.

Quando i ricercatori hanno raccolto più campioni dall’intestino e dal naso e li hanno testati per la presenza di stafilococco, hanno notato che i campioni che contenevano Bacillus non presentavano S. aureus e viceversa. In più, tutti gli isolati di Bacillus che gli scienziati avevano rimosso dai campioni fecali umani erano in grado di inibire efficacemente quel sistema specializzato.

In seguito, utilizzando tecniche che consentono di analizzare i componenti e le attività dei batteri, i ricercatori hanno scoperto che i batteri Bacillus hanno inibito il sistema specializzato aureus S. producendo delle molecole a loro volta capaci di inibire la crescita di molti ceppi del superbatterio.

I probiotici si confermano ancora una volta amici della nostra salute.

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