Partirà domani (martedì 12 ottobre 2021) da Livorno il minitour di incontri aperti al pubblico per parlare di ictus cerebrale in vista della Giornata Mondiale dedicata a questa patologia, ancora troppo sottovalutata nonostante ogni anno colpisca circa diecimila persone nella sola Toscana.
Ad organizzare l’iniziativa dal titolo “ICTUS: pochi minuti valgono una vita”, giunta alla seconda edizione, è la Fondazione Confcommercio Toscana Onlus con il patrocinio della Regione Toscana e la collaborazione della sezione toscana dell’Associazione ALICe. (Associazione per la Lotta all’Ictus Cerebrale), della Federazione regionale delle Misericordie della Toscana, della sezione toscana di Anpas (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze) e del Comitato regionale della Croce Rossa.
Obiettivo degli incontri è alzare il livello di attenzione nei confronti dell’ictus cerebrale, dal momento che, in molti casi, basterebbe essere in grado di capirne i primi segnali per riuscire ad evitare il peggio salvando la vita a chi ne è colpito, ma anche riducendo al massimo gli eventuali danni fisici.
“Già nel 2019 abbiamo promosso un primo ciclo di tre incontri sul tema a Lucca, Arezzo e Firenze – ricorda il presidente della Fondazione Confcommercio Toscana Onlus Antonio Fanucchi – quest’anno torniamo a parlarne a Livorno e a Firenze. Lo facciamo dopo quasi due anni in cui l’emergenza pandemica ha reso pressoché invisibili, almeno a livello mediatico, le malattie diverse dal Covid. Ma purtroppo continuano ad esistere e, come nel caso dell’ictus cerebrale, ci impongono una più alta consapevolezza per arginarne le conseguenze peggiori. La nostra fondazione vuole sostenere e dare ancora più visibilità all’impegno della Regione Toscana, che ha creato la Rete Ictus, forte e coordinata, per migliorare tempestività, qualità e sicurezza delle cure”.
“Ringrazio la Fondazione Confcommercio Toscana Onlus per questa importante iniziativa – afferma l’assessore regionale al diritto alla salute e sanità Simone Bezzini – che vede la preziosa collaborazione delle associazioni di volontariato e il sostegno delle istituzioni. È infatti fondamentale promuovere maggior consapevolezza e conoscenza dell’ictus cerebrale, il fattore tempo è decisivo ed è necessario poter intervenire prontamente e in modo appropriato. La Regione Toscana nel 2016 ha dato vita alla Rete regionale Ictus, basata sulla piena integrazione territorio-ospedale-territorio, per assicurare gli interventi appropriati, secondo standard clinico-assistenziali omogenei, al fine di ridurre la mortalità e gli esiti permanenti dell’evento acuto. Stiamo lavorando per potenziarla ancora di più, con particolare attenzione alla sicurezza dei pazienti, al miglioramento della qualità assistenziale, anche nei percorsi di cura complessi, con conseguente riduzione della mortalità, della disabilità e dei costi sanitari e sociali correlati alla malattia, alla valorizzazione delle competenze professionali, all’innovazione e adeguamento delle risorse tecnologiche, ma anche all’incremento dei volumi di casi trattati, all’integrazione tra la rete dell’emergenza-urgenza territoriale, rete ospedaliera e rete delle cure primarie, alla flessibilità organizzativa, integrazione e inclusione multiprofessionale e multidisciplinare”.
Il titolo degli incontri “Ictus, pochi minuti valgono una vita” è mutuato dall’omonima campagna istituzionale realizzata dalla Regione Toscana, che sarà presentata in apertura da Marzia Baldereschi, ricercatrice CNR. “Il fattore tempo è determinante nel caso di ictus. Essere in grado di riconoscere i sintomi e chiamare subito il 112 può davvero fare la differenza. Ecco perché è importante diffondere a tutta la cittadinanza una conoscenza maggiore di questa patologia”.
Il primo appuntamento è fissato a Livorno martedì 12 ottobre alle ore 15.30 nel Centro Congressi di Palazzo Pancaldi, in viale Italia 56, il secondo sarà invece organizzato a Firenze nell’auditorium del Consiglio regionale della Toscana venerdì 29 ottobre, proprio in concomitanza con la Giornata mondiale dell’ictus cerebrale.
L’incontro livornese sarà moderato dal direttore del Tirreno Stefano Tamburini e si aprirà – dopo la visione del video istituzionale spiegato dalla dottoressa Marzia Baldereschi, con gli interventi istituzionali del sindaco Luca Salvetti, dell’assessore regionale al diritto alla salute Simone Bezzini, del presidente della Fondazione Confcommercio Toscana Onlus Antonio Fanucchi, della presidente della Confcommercio livornese Francesca Marcucci, che è anche vicepresidente di Confcommercio Toscana.
Per la parte tecnica, si alterneranno al microfono il responsabile clinico della Rete Ictus Toscana Giovanni Orlandi (Stroke Unit, Azienda Ospedaliera Universitaria di Pisa), il direttore della Centrale Operativa Azienda Usl Area Vasta Nord Ovest Andrea Nicolini e il responsabile del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Livorno Alessio Bertini. Tre medici che, ognuno dal proprio punto di vista, spiegheranno le procedure di emergenza da attivare per aiutare una persona colpita da ictus in casa, al lavoro o per strada. I primi minuti sono infatti essenziali per evitare il peggio.
Evitare i danni permanenti dell’ictus serve anche a diminuirne l’impatto sociale ed economico, come sottolineerà la presidente di Inps Toscana Franca Petrà nella sua relazione sui costi dell’ictus cerebrale. Previsti infine gli interventi del presidente ALICe Toscana Alessandro Viviani e della presidente ALICe Grosseto Anna Maria De Angelis, che illustreranno gli strumenti di sostegno esistenti per aiutare le persone colpite da ictus nel loro percorso di recupero. “La gestione della fase acuta della malattia può contare su una rete di supporti molto efficiente, mentre quella della riabilitazione dei malati e del sostegno alle loro famiglie va ancora definita nelle linee guida e nei contenuti. Ed è proprio qui che la nostra associazione è impegnata con progetti concreti e anche innovativi, come il Coro degli Afasici di Firenze, di cui fanno parte persone alle quali l’ictus ha compromesso la possibilità di parlare, ma non quella di cantare”, commenta il presidente dell’associazione ALICe. Toscana Onlus Alessandro Viviani.
“La Fondazione Confcommercio Toscana Onlus è il braccio operativo della nostra associazione di categoria quando si tratta di iniziative benefiche e di solidarietà rivolte a tutti, non solo al nostro mondo – spiega la vicepresidente di Confcommercio Toscana Francesca Marcucci – è facile trascurarsi, per un imprenditore alle prese ogni giorno con mille preoccupazioni e problemi da risolvere, ecco perché è utile richiamare l’attenzione ad uno stile di vita più salutare, oltre che all’importanza di fare attenzione ai piccoli segnali d’allarme che il nostro corpo ci manda”. “Proprio con questo obiettivo – aggiunge il presidente della Onlus di Confcommercio Toscana Antonio Fanucchi – abbiamo deciso di tornare per la seconda volta sulla campagna contro l’ictus, a rinforzo del già ottimo lavoro di informazione ai cittadini portato avanti dalla Regione Toscana e dalle aziende Usl locali”.
Dopo l’appuntamento livornese, la conferenza “Ictus: pochi minuti valgono una vita” si sposterà a Firenze per la tappa del 29 ottobre all’auditorium del consiglio regionale, dove è atteso anche il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, insieme all’assessore regionale al diritto alla salute Simone Bezzini e al presidente del Consiglio Regionale Antonio Mazzeo.
Qualche numero sull’ictus
L’ictus cerebrale è una patologia grave, ad alta incidenza e prevalenza, ma è anche tra le più prevenibili e curabili. Colpisce ogni anno 16 milioni di persone nel mondo, 200.000 solo in Italia. Ogni anno in Toscana circa 10.000 persone sono colpite da ictus: e circa 50.000 persone sono sopravvissute a un ictus. Ogni anno un medico di famiglia assiste dai 4 ai 7 pazienti colpiti da ictus acuto e deve seguirne almeno 20 sopravvissuti.
La spesa annuale per l’assistenza all’ictus cerebrale in Italia è stimata intorno ai 3,5 miliardi di euro. L’invalidità permanente di una persona che supera la fase acuta dell’ictus determina negli anni successivi una spesa media di circa 100.000 euro.
Il ritardo con cui paziente o familiari contattano il 112 è il principale fattore responsabile della bassa percentuale di pazienti trattati (in Toscana circa il 14%).
Se tutti i pazienti con ictus acuto venissero ricoverati in Stroke Unit, ogni anno in Toscana si eviterebbero 800-1.400 morti o disabili gravi (con un risparmio valutabile in circa 15 milioni l’anno) e 300-500 ricoveri in istituto (con un risparmio valutabile in 4,5-7,5 milioni l’anno).
Fondamentale è imparare a riconoscere i sintomi, per noi e per chi ci sta intorno, a casa, al lavoro, per strada: per poter reagire in tempo, chiamare immediatamente il 112 e arrivare subito nell’ospedale dove i medici sono stati preallertati, e sono quindi già pronti a prendere in carico il paziente per avviarlo molto rapidamente agli accertamenti e ai trattamenti.