Dall’alto contenuto nutritivo, i ceci sarebbero addirittura in grado di far perdere peso, se assunti regolarmente. Lo dimostra uno studio pubblicato su The American Journal of Clinical Nutrition. Mai comprarli in lattina ma nei vasetti di vetro
(Soluzioni Bio)
I ceci sono ricchi di magnesio e di folati e sono in grado di ridurre l’omocisteina, un amminoacido che, se presente in quantità eccessiva nel sangue, aumenta la possibilità di infarto e ictus. Non è però questo il solo modo in cui i ceci apportano benefici alla nostra salute (e al nostro cuore):
abbassano i livelli di colesterolo LDL (quello “cattivo”) e, grazie agli Omega-3, che contengono in quantità, collaborano alla prevenzione degli stati di depressione e diminuiscono i trigliceridi, favorendo un ritmo cardiaco regolare ed evitando l’insorgere di aritmie. Ecco come consumarli nel modo ottimale, gustosi e buoni anche per la nostra salute.
I ceci sono legumi. I legumi contengono proteine in quantità pari o superiore rispetto alla carne, e doppia rispetto ai cereali.
Contengono inoltre almeno 4 aminoacidi essenziali (lisina, treonina, valina e triptofano) e, se combinati con i cereali, permettono di soddisfare il nostro fabbisogno giornaliero di queste sostanze.
Ecco perché andrebbero sempre mangiati con la pasta: il binomio pasta e ceci (ma anche pasta e fagioli) contiene tutti e 8 gli amminoacidi essenziali che il nostro corpo non produce, e dei quali ha bisogno. Decisamente tutto fuorché un cibo povero!
Secondo uno studio una porzione al giorno di legumi potrebbe aiutare a perdere peso in eccesso.
Con un piatto di circa 130 grammi al dì si potrebbero perdere 0,3 kg. Lo studio è stato pubblicato su The American Journal of Clinical Nutrition.
La popolazione sottoposta allo studio aveva perso in media proprio 0,34 kg a settimana senza cambiare il proprio regime alimentare, anzi arricchendolo con un piatto di legumi ogni giorno, che contribuisce ad aumentare il senso di sazietà del 31%.
I ceci, quali consumare e come
I legumi (ed in particolare i ceci) andrebbero consumati almeno 3-4 volte alla settimana, con una porzione che corrisponde a 150 g se freschi o surgelati, 30-50 g se secchi, 50 g per le farine. Andrebbero limitati quelli già pronti, mai in lattine, semmai quelli in vasetti di vetro.
La scelta migliore sono i ceci secchi che vanno tenuti in ammollo dalle 12 alle 24 ore (a seconda del tipo e della durezza del seme) e successivamente vanno cotti per circa 3 ore.
Ecco qualche consiglio per il loro consumo: aggiungete un cucchiaio di succo di limone all’acqua di ammollo, limiterete la perdita di vitamine del gruppo B alla fine della cottura;
al termine dell’ammollo non riutilizzate l’acqua, va getta via in quanto contiene fitati e purine, sostanze tossiche favorenti la comparsa di acido urico nel sangue.