Casi di infezione da Sars-Cov-2 nei visoni si sono verificati in diversi allevamenti in Europa, Italia compresa, ma il virus, che è mutato rispetto a quello che circola più diffusamente, non è nè più contagioso nè più aggressivo rispetto agli altri. Lo scrive il centro Europeo per il Controllo delle Malattie (Ecdc) in un documento di valutazione del rischio sul tema.
In Italia, scrivono gli esperti, è stato segnalato finora un caso in un allevamento in Lombardia ad agosto. I primi casi nei visoni, scrivono gli esperti, si sono verificati già lo scorso aprile, ed è subito emerso che il virus poteva trasmettersi dall’animale all’uomo e viceversa. Da allora al 6 novembre sono stati riportati casi in 6 paesi, Danimarca, Italia, Olanda, Spagna, Svezia e Usa.
Il rischio che animali sensibili, come il visone, diventino un serbatoio SARS-CoV-2 viene guardato invece con piu’ preoccupazione dall’Oie, l’Organizzazione mondiale per la sanita’, secondo la quale “potrebbe rappresentare un pericolo per la salute pubblica e portare a futuri eventi di ricaduta sull’uomo”, con timori per l’effetto sul vaccino.
Un vaccino in via di sviluppo in Danimarca contro il ceppo di coronavirus mutato da visoni si è pero’ intanto rivelato “efficace” nei primi test sugli animali, ha annunciato Anders Fomsgaard, capo ricercatore all’Istituto Serum che sta lavorando al farmaco, secondo quanto riportato dal Guardian. La settimana scorsa le autorità della Danimarca hanno lanciato un piano per l’abbattimento di tutti i visoni del Paese, tra i 15 e i 17 milioni, dopo che è stato scoperto un nuovo ceppo di Covid-19 passato dal visone all’uomo.
Fonte Ansa.it