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Intelligenza artificiale aiuta a distinguere miomi e sarcomi

(ANSA) – ROMA, 11 MAG – Grazie all’intelligenza artificiale
applicata alle immagini ecografiche si aumenta dell’80%
l’accuratezza della diagnosi che permette di distinguere tra
miomi e sarcomi uterini. Questo il risultato di uno studio
dell’Istituto nazionale dei tumori (Int) di Milano, pubblicati
sulla rivista Gynecologic Oncology, che ha importanti ricadute
dal punto di vista dell’operazione a cui la paziente andrà
incontro.
    I miomi uterini sono una patologia benigna e diffusa, mentre
i miosarcomi rappresentano un tumore raro e dalla prognosi
spesso negativa. Le due patologie necessitano di un approccio
chirurgico diverso: un intervento inadeguato in caso di sarcoma
occulto peggiora la prognosi del paziente; al contrario,
un’operazione molto invasiva in caso di mioma può avere
conseguenze importanti ma non sempre è giustificata. Ma
distinguere tra i due è difficile. “L’ecografia rappresenta la
metodica diagnostica di primo approccio alla paziente con
neoformazione miometriale uterina – spiega Valentina Chiappa,
Dirigente medico presso l’Uoc di Ginecologia Oncologica dell’Int
di Milano – è una metodica rapida e sempre disponibile, ma non
sempre dirimente in queste diagnosi difficili” e “in caso di
neoformazione mesenchimale uterina spesso anche l’ecografista
esperto brancola nel buio”. Lo studio, condotto in
collaborazione con lo spin-off universitario DeepTrace
Technologies Iuss-Pavia, ha usato un modello predittivo basato
sull’applicazione della radiomica, che consente, attraverso
metodi matematici, di trarre molte informazioni in più dalle
normali immagini ecografiche. I ricercatori hanno reclutato 70
donne con lesioni mesenchimali uterine (20 con diagnosi
istologica di sarcoma e 50 miomi). Sono state individuate 308
caratteristiche radiomiche che hanno permesso di creare un
classificatore di apprendimento automatico tramite intelligenza
artificiale capace di un’accuratezza diagnostica superiore
all’80%. “Il risultato era indipendente dall’esperienza
dell’operatore, quindi riproducibile”, precisa Isabella
Castiglioni, ordinario di Fisica Applicata all’Università degli
Studi di Milano-Bicocca e co-fondatrice DeepTrace Technologies.
    “Un’accurata diagnosi preoperatoria delle neoformazioni
miometriali è essenziale per pianificare una chirurgia adeguata
– afferma Francesco Raspagliesi, direttore dell’Uoc di
Ginecologia Oncologica dell’Int -perché ci permette di optare
per una chirurgia laparotomica e demolitiva così da non
peggiorare la prognosi della paziente in caso di sarcoma, oppure
per una tecnica mininvasiva risparmiando inutile morbidità in
caso di mioma uterino”. (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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