“La crescita dei contagi è sotto gli occhi di tutti. Fortunatamente questo ancora non ha esercitato una maggiore pressione sugli ospedali ma è presto per dire che il pericolo è scampato perchè gli effetti in termini di ricoveri potrebbero manifestarsi fra un paio di settimane dato che la crescita è stata imponente da 7-10 giorni a questa parte”.
Così all’ANSA il presidente della Federazione dei medici internisti ospedalieri (Fadoi), Dario Manfellotto, in merito alla situazione negli ospedali rispetto all’ andamento della pandemia da Covid-19 in Italia e i nuovi parametri di occupazione in terapia intensiva (10%) e area medica (15%) per far scattare la zona gialla in una regione.
“Se guardiamo a quanto è accaduto ai Paesi che ci hanno preceduto, Gran Bretagna e Israele, questa crescita dei contagi – spiega Manfellotto – temo finisca di generare anche da noi un aumento dei ricoveri, anche se sicuramente non come quelli che abbiamo visto nelle precednti ondate”.
E sul Green pass gli internisti ospedalieri chiedono più coraggio. “Bene il certificato verde ma si deve osare di più.
Una sola dose non basta. Perchè gli studi dimostrano che senza un ciclo vaccinale completo purtroppo la variante Delta riesce a bucare in una misura importante i vaccini, anche se non con esiti gravi della malattia. Quindi – è l’appello del presidente Fadoi – si approvi al più presto la modifica anche con la seconda dose e venga introdotto il green pass nei settori che sono stati al momento esentati, come i trasporti, perchè la tutela della salute, che poi coincide anche con la nostra economia, viene prima di qualsiasi business”. E per entrare in ospedale “giusta è stata la scelta del governo di richiedere anche ai visitatori il green pass”. “I medici e gli infermieri internisti che hanno avuto in cura due terzi dei pazienti Covid sono al 100% vaccinati”. (ANSA).
Fonte Ansa.it