(ANSA) – ROMA, 12 APR – Una nuova ricerca rivela per la prima
volta quanto a lungo è compromessa la capacità di guida
dell’auto di chi usa cannabis, e dopo quanto tempo può essere
sicuro tornare al volante. Ricercatori dell’Università di Sydney
hanno accertato che tale periodo va da tre a dieci ore dopo aver
assunto dosi da moderate ad alte del componente della cannabis,
il Tetraidrocannabinolo (Thc). La ricerca dell’Initiative for
Cannabinoid Therapeutics dell’università stessa, pubblicata
sulla Neuroscience and Behavioural Review, ha analizzato 80
studi scientifici sull’effetto del Thc sulla capacità di guida,
condotti negli ultimi 20 anni. E’ la prima meta-analisi
comprensiva a indicare tempistiche sul livello di compromissione
di capacità. Fra i vari fattori, il livello di compromissione
dipende dalla dose, se il Thc è assunto fumando o in cibo
ingerito, e dalla frequenza con cui la persona usa la droga. In
particolare, l’effetto sugli assuntori regolari è minore di chi
usa la cannabis occasionalmente.
“La nostra analisi indica che la compromissione può durare
fino a 10 ore se sono consumate dosi alte ingerendole”, scrive
la responsabile dello studio Danielle McCartney. “Una durata più
tipica tuttavia è di quattro ore, quando sono consumate dosi
minori fumando o con vaporizzazione. I risultati dello studio,
secondo i ricercatori e i sostenitori della liberalizzazione
della cannabis, rilevano l’opportunità di cambiamento alle leggi
sulla guida sotto l’effetto di droghe. Il Thc può essere infatti
individuato nell’organismo per settimane dopo il consumo di
cannabis, con la conseguenza che gli automobilisti controllati
sono passibili di multe e di perdita della patente, pur non
essendo più sotto l’effetto della droga”. (ANSA).
Fonte Ansa.it