(ANSA) – ROMA, 10 NOV – La solitudine causa quasi un caso
su 5 di depressione tra gli over-50: lo rivela uno studio
pubblicato sulla rivista The Lancet Psychiatry e condotto presso
la University College di Londra, coinvolgendo oltre 4200
individui il cui stato di salute è stato monitorato per un tempo
medio di 12 anni. All’inizio dello studio il livello di
percezione della solitudine è stato misurato con una scala ad
hoc ed è emerso che per ogni punto in più su questa scala,
l’individuo ha un rischio doppio di ammalarsi di depressione
negli anni a venire.
Quello che conta è l’esperienza individuale di solitudine (il
sentirsi soli), ovvero la percezione soggettiva di essa, più
ancora della misura ‘oggettiva’ di isolamento sociale; in altri
termini più ci si sente soli, maggiore è il rischio di ammalarsi
di depressione nei 12 anni successivi.
“Abbiamo visto che il sentirsi soli – spiega Gemma Lewis,
coordinatore del lavoro – è un forte fattore di rischio per la
depressione, più di quanto lo sia l’effettivo numero di contatti
sociali di una persona. Quindi non è tanto importante il tempo
trascorso in compagnia – continua – ma quanto ci si sente
effettivamente soli”.
Gli esperti hanno calcolato che se si riuscissero a mettere
in atto interventi per ridurre la percezione individuale di
solitudine, si potrebbe prevenire quasi un caso di depressione
su 5 tra gli over-50. (ANSA).
Fonte Ansa.it