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L’ambliopia, sindrome “dell’occhio pigro”: ne soffrono molti bambini, ma si può prevenire

La onlus “Mimulus”: orecchini, borse e cestini all’uncinetto per la ricerca sulle malattie infantili e per portare gli specialisti nelle scuole

Orecchini, borse e cestini all’uncinetto per sostenere la ricerca contro le malattie in età infantile. E’ quanto fa Isabella Palumbo con la onlus Mimulus, che adesso tra i suoi testimonial annovera anche Niccolò Senni, il pediatra della fortunata serie ‘Braccialetti Rossi’ trasmessa da Rai1. “Ho aderito a questa idea perche’ prosegue nel solco tracciato dalla fiction”, spiega l’attore che ora è impegnato nelle riprese della serie comica “La guerra mondiale italiana” che andrà in onda in autunno sul canale Fox del bouquet di Sky. “Infatti ancora oggi ricevo lettere e testimonianze di medici e famiglie che ci ringraziano – sottolinea Senni – per aver dato voce al tema delle gravi malattie dei più piccoli, che fino a ieri rappresentava un tabù'”.  Mimulus è un fiorellino molto delicato, uno dei 39 fiori di Bach. “Da piccola avevo un fratello con seri problemi di salute, per lui io e la mia famiglia abbiamo frequentato diversi ospedali pediatrici e visto tanti bimbi malati”, racconta Isabella Palombo che guida la società “Formazione ed Eventi” con cui organizza congressi nel campo della salute. “Quando ho iniziato a lavorare nel settore dell’oftalmologia – spiega – mi sono resa conto che tante problematiche potrebbero essere risolte facilmente se curate in modo tempestivo”. Per esempio l’ambliopia, malattia comunemente conosciuta come sindrome “dell’occhio pigro”: uno dei due occhi non lavora come dovrebbe e il problema si può individuare attraverso una semplice visita oculistica di controllo che va effettuata però fra i tre e i cinque anni. Se non si prende in tempo, l’occhio si impigrisce sempre più e addirittura perde completamente la capacità di vedere. “Sarebbe sufficiente distribuire nelle scuole dell’infanzia un libretto informativo con l’invito ai genitori a fare una visita di controllo ma purtroppo i fondi non bastano mai. Molti donano l’8 per mille, ma sono ancora pochi”, racconta Isabella. La quale per poter finanziare la sua onlus ha anche messo a frutto la sua abilità nei lavori manuali: “Faccio gioielli artigianali, borse e cestini all’uncinetto usando tra l’altro perle di fiume e di Majorca e pietre dure”. Articoli venduti in un negozio di un paesino vicino Lugano e anche online (Instagram @legabbianelle). “Con il ricavato vorrei realizzare una campagna di sensibilizzazione sull’importanza della prevenzione, magari portando degli specialisti nelle scuole”, aggiunge la fondatrice della onlus.

Fonte: AGI

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