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Lotta alla cecità: arriva in Valle d’Aosta la terza fase del giro d’Italia per una “Vista in Salute”

Campagna di prevenzione per le malattie della retina e del nervo ottico

Fa sosta in Valle d’Aosta la terza fase della Campagna Nazionale di Prevenzione delle Malattie della retina e del nervo ottico, con tappe in piazza Chanoux nelle giornate dell’8, 9 e 10 giugno. Un progetto itinerante a sostegno della prevenzione contro le malattie oculari, avviato nel 2019 che ha subìto alcune sospensioni a causa della pandemia, ma che si completerà, dopo aver coinvolto tutte le regioni italiane, entro il prossimo mese di luglio.

L’iniziativa, promossa dall’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità – IAPB Italia Onlus, prevede la presenza, dalle 10 alle 18, di una grande struttura ambulatoriale mobile – un tir hi-tech – dotata di più postazioni, presso la quale sarà possibile effettuare gratuitamente controlli oculistici ad alta tecnologia su retina e nervo ottico, riservati a persone di età superiore ai 40 anni.

La tappa in Valle d’Aosta è stata presentata oggi ad Aosta proprio nell’area antistante la struttura mobile, nel corso di una conferenza stampa introdotta da Giorgio Ricci, Direzione Nazionale IAPB Italia Onlus, che ha sottolineato: “La vista è un bene prezioso, un enorme patrimonio che ereditiamo e dobbiamo imparare e preservare sin da bambini. Da essa ci giunge oltre l’80 per cento delle informazioni che ci pervengono dall’ambiente circostante. Trascurarla potrebbe compromettere irreparabilmente la nostra autonomia e indipendenza”.

Questa iniziativa è stata resa possibile grazie al sostegno del Parlamento italiano che, con la Legge di bilancio 2019, ha reso disponibile uno stanziamento triennale nell’intento di dare una risposta incisiva al grande bisogno di prevenzione visiva presente nella popolazione. Il progetto ha ricevuto il patrocinio del Ministero della Salute, della Conferenza Stato–Regioni, dell’Istituto Superiore di Sanità, della Società Oftalmologica Italiana, dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI), dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, della Regione Valle d’Aosta, oltre che dell’Intergruppo Parlamentare per la Tutela della Vista, presieduto dall’On. Paolo Russo il quale, intervenendo alla conferenza stampa insieme ad alcuni esponenti della comunità medico-scientifica e ai vertici della sanità della Regione, ha sottolineato: “ Questa campagna è finalmente un modo concreto per aiutare i pazienti ma anche un modo moderno per orientare la politica verso scelte strategiche che aiutino i percorsi di prevenzione. Che questa iniziativa abbia un alto valore sociale è poi dimostrato anche dal fatto che – ha proseguito il parlamentare – nelle regioni già interessate dalla campagna ben il 40 per cento dei soggetti esaminati hanno evidenziato patologie in atto o sospette, delle quali non avevano alcuna consapevolezza”.

Glaucoma, retinopatia diabetica e maculopatie rappresentano un insieme di patologie che, complessivamente, riguardano oltre 3 milioni di italiani e 400 milioni di persone nel mondo. Dati, questi, da considerarsi in ulteriore aumento a causa del progressivo invecchiamento della popolazione e che lasciano intravedere uno scenario minaccioso per quanto riguarda la qualità della vita degli italiani e la sostenibilità della spesa sanitaria.

Che quello dell’informazione e della prevenzione sia un approccio vincente per il contrasto alle malattie della retina e del nervo ottico è stato evidenziato anche dal Dott. Luca Ventre,Direttore della struttura Oculistica dell’ospedale Parini di Aosta: “L’attuale tecnologia in ambito oculistico consente di effettuare una diagnosi precoce di malattia, condizione imprescindibile per ottenere dei risultati significativi. In tal senso credo che le due parole chiave siano screening e tempestività, perché solo uno screening adeguato può tradursi in trattamenti tempestivi ed efficaci. Affinché questo accada è necessario creare le condizioni perché il paziente possa avere immediato accesso alla terapia. Questo significa ridurre le liste di attesa, creare delle reti di riferimento regionali, ricorrere alla telemedicina laddove possibile. In un sistema virtuoso – ha proseguito il clinico – con la collaborazione di Oculisti, Aziende Ospedaliere e Regioni, si potrebbe ottenere una netta riduzione dei casi di pazienti ipovedenti per malattie come glaucoma e maculopatie curabili se precocemente diagnosticate e trattate”.

La campagna Vista in salute, che si avvale della partnership tecnologica della società Topcon, si prefigge tre obiettivi fondamentali: far conoscere le principali patologie oculari causa di cecità e ipovisione nella popolazione;accrescere il livello di priorità della prevenzione oftalmica nelle agende sanitarie regionali; utilizzare i dati raccolti per avviare la costituzione di una banca dati nazionale, finalizzata a conoscere l’impatto delle patologie e indispensabile per lo sviluppo di politiche sanitarie pubbliche per la tutela visiva.

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