(ANSA) – NAPOLI, 21 MAG – Il Consiglio Aziendale FIMMG ASL
Napoli 2 Nord esprime “solidarietà” al medico che qualche giorno
fa è stato aggredito a Melito, in provincia di Napoli, per avere
negato, a fronte di una richiesta impropria, una certificazione
telematica di malattia. Attraverso un comunicato, la Federazione
Italiana Medici di Medicina Generale chiede al Legislatore “di
rivalutare la proposta di legge, per ora bocciata, che normi
ogni medico come Pubblico Ufficiale e di legiferare
l’autocertificazione di stato di malattia, così come è in tutta
Europa”.
“Subiamo quotidianamente nei nostri studi di medicina di
famiglia – ricordano i medici – conflitti con i nostri assistiti
a causa di richieste inappropriate, generate dalla mancata
educazione sanitaria sul territorio. È difficile lavorare
serenamente quando gli stessi dirigenti e funzionari aziendali,
o colleghi ospedalieri e specialisti convenzionati, alla
mancanza della dovuta risposta ai Cittadini, innescano questi
ultimi a rivolgersi dal proprio medico, che, quindi, si ritrova
tra due fuochi: essere ligi all’appropriatezza chiesta dalla
stessa ASL Napoli 2 Nord e cercare di risolvere il problema, a
volte anche sociale, al paziente in ambulatorio”.
Inoltre, “la certificazione telematica di malattia è un fardello
che ci portiamo addosso: teniamo a precisare che spesso ci
troviamo a dover certificare diagnosi non obiettivabili, come,
ad esempio, cefalea e diarrea”.
Federazione Italiana Medici di Medicina Generale ASL Napoli 2
Nord chiede anche alle istituzioni di far sentire la loro
presenza con risposte immediate in particolare, “nei territori
difficili della Provincia Nord di Napoli” per ” tutelare la
nostra attività assistenziale, in quanto il rischio giornaliero
di azioni violente ci rende meno efficienti nel fare
prevenzione, diagnosi e terapia per la parte di Cittadinanza
che, con rispetto delle regole e rispetto del professionista,
chiede la dovuta assistenza medica territoriale”. (ANSA).
Fonte Ansa.it