(ANSA) – ROMA, 06 AGO – Il miglioramento della qualità dell’aria può ridurre la progressiva perdita delle capacità di ragionamento e memoria legata all’età. A indicarlo uno studio su donne anziane illustrato all’Alzheimer’s Association International Conference (AAIC) 2021, appena conclusasi a Denver (Usa).
I ricercatori della University of Southern California hanno esaminato un gruppo di donne di età compresa tra 74 e 92 anni, negli Stati Uniti, che non avevano problemi cognitivi all’inizio dello studio. Le partecipanti sono state seguite dal 2008 al 2018 e ogni anno sono stati eseguiti test sulla funzione cognitiva, oltre a esser stati annotati gli indirizzi di casa per stimare i livelli di inquinamento legati al traffico. In generale, la qualità dell’aria è notevolmente migliorata nei 10 anni precedenti l’inizio dello studio e durante la media di sei anni di follow-up, le funzioni cognitive tendevano a diminuire con l’età delle donne, come previsto. Tuttavia, per le donne che vivono in luoghi con un livello del PM2,5 (particolato sottile) del 10% inferiore rispetto agli attuali standard della Environmental Protection Agency’s (EPA) il rischio di demenza era diminuito del 14%. Per quelle che vivono in luoghi con NO2 (biossido di azoto, inquinanti legati alla combustione di carburante) del 10% inferiore agli standard il rischio di demenza era ridotto del 26%. Questi benefici sono stati osservati indipendentemente dall’età, dal livello di istruzione e dalla presenza di malattie cardiovascolari. “Sappiamo da tempo che l’inquinamento atmosferico è connesso con l’accumulo di amiloide nel cervello”, ha affermato Claire Sexton, direttore dei programmi scientifici dell’Alzheimer’s Association. “Ma ciò che ora stiamo vedendo è che il miglioramento della qualità dell’aria può ridurre il rischio di declino delle capacità cognitive. Questi dati dimostrano l’importanza delle politiche dei governi e delle imprese che affrontano la riduzione degli inquinanti atmosferici”. (ANSA).
Fonte Ansa.it