(ANSA) – ROMA, 11 DIC – Dall’ictus ai tumori, dalla demenza
al diabete, le malattie non trasmissibili rappresentano 7 delle
10 principali cause di morte al mondo, mentre escono dalla
triste classifica Aids e tubercolosi. In particolare le malattie
cardiovascolari rimangono il killer numero 1 e rappresentano il
16% dei decessi totali per tutte le cause. A dirlo sono le Stime
Globali sulla Salute 2019 dell’Organizzazione Mondiale della
Sanità, che confermano il trend in crescita della longevità: nel
2019 le persone vivevano 6 anni in più rispetto al 2000, con una
media globale di 73 anni nel 2019 rispetto a quasi 67 nel 2000.
Ma aumenta la disabilità.
Le malattie cardiache restano la principale causa di morte a
livello globale negli ultimi 20 anni, ma il numero dei decessi
annui è aumentato di oltre 2 milioni dal 2000, fino a
raggiungere quasi i 9 milioni nel 2019, e a segnare un aumento
sono i paesi asiatici mentre l’Europa ha registrato un calo dei
decessi del 15%. L’ Alzheimer e altre forme di demenza entrano
tra le prime 10 cause di morte e sono al terzo posto sia in
America che in Europa nel 2019. I decessi per diabete sono
aumentati del 70% a livello globale tra il 2000 e il 2019,
soprattutto tra i maschi. C’è invece una diminuzione globale dei
decessi per malattie trasmissibili, anche se restano molto alti
nei paesi a basso e medio reddito. Nel 2019, le polmoniti sono
state classificate come la quarta causa di morte ma il numero
globale di decessi è diminuito di quasi mezzo milione rispetto
al 2000. Lo stesso vale per l’Aids, sceso dall’ottava causa di
morte nel 2000 alla 19/ma nel 2019, e per la tubercolosi,
passata dal 7/mo posto nel 2000 al 13/mo nel 2019, con una
riduzione del 30% dei decessi globali. (ANSA).
Fonte Ansa.it