…perché alcuni compagni di classe non sono vaccinati. L’Azienda sanitaria di Treviso invita i genitori del bambino a presentarsi, e si dice pronta a offrire soluzioni alternative nel caso sia confermata la notizia. Un anno fa un caso analogo
L’azienda sanitaria di Treviso è pronta ad offrire soluzioni alternative nel caso sia confermata la notizia, pubblicata dal quotidiano Il Gazzettino, sul bambino di Treviso malato di leucemia e immunodepresso in seguito alla chemioterapia, che non avrebbe potuto iniziare l’anno scolastico a causa della presenza di alcuni compagni di classe non vaccinati.
E’ quanto riferito dal direttore generale dell’Ulss 7 Francesco Benazzi che ha subito invitato la pediatra che ha denunciato il fatto sulla sua pagina Facebook e i genitori del bambino a presentarsi all’Unità locale sociosanitaria ma, per ora, senza alcun risultato. Se la notizia sarà confermata, l’azienda sanitaria si è detta pronta a trovare una nuova soluzione, esattamente come accaduto lo scorso settembre, quando un bambino immunodepresso fu ricollocato in un’altra classe proprio perché nella sua era presenti bambini non vaccinati che avrebbero potuto compromettere seriamente la sua salute.