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Per centenari micriobioma unico che sostiene longevità

(ANSA) – ROMA, 02 AGO – I centenari hanno un microbioma unico
che può aiutare a sostenere la longevità, proteggendoli da
alcune infezioni batteriche, comprese quelle causate da batteri
multiresistenti. Lo rileva uno studio pubblicato su Nature. Un
team di ricercatori della Keio University School of Medicine in
Giappone e del Broad Institute del MIT e di Harvard, hanno
studiato i microbi in campioni fecali di 160 centenari
giapponesi che avevano un’età media di 107 anni. Hanno scoperto
che, rispetto alle persone di età compresa tra 85 e 89 anni e a
quelle tra i 21 e i 55 anni, avevano livelli più elevati di
diverse specie batteriche che producono molecole chiamate acidi
biliari secondari.
    Gli acidi biliari secondari sono generati dai microbi nel
colon e si pensa che aiutino a proteggere l’intestino dai
patogeni e regolino le risposte immunitarie del corpo. Gli
studiosi hanno poi trattato i comuni batteri che causano
infezioni in laboratorio con gli acidi biliari secondari che
erano elevati nei centenari. E’ emerso che una molecola,
chiamata isoalloLCA, ha fortemente inibito la crescita del
Clostridioides difficile, un batterio resistente agli
antibiotici che provoca grave diarrea e infiammazione
intestinale. L’alimentazione di topi infetti da C. difficile a
base di diete integrate con isoalloLCA ha soppresso in modo
simile i livelli dell’agente patogeno. Il team ha anche scoperto
che l’isoalloLCA ha potentemente inibito la crescita o ucciso
molti altri patogeni gram-positivi, cpsa che suggerisce che
l’isoalloLCA può aiutare il corpo a mantenere il delicato
equilibrio delle comunità microbiche in un intestino sano.
    (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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