(ANSA) – PADOVA, 11 GIU – E’ stato eseguito per la prima
volta al mondo all’ospedale di Padova un intervento multiplo
combinato di asportazione del tumore renale con chirurgia
robotica con impianto di Ecmo artero-venoso per sostenere il
cuore durante l’intervento urologico e impianto di un ventricolo
artificiale con una innovativa tecnica micro-invasiva per
ridurre al minimo le stigmate dell’intervento al paziente
sottoposto alla chirurgia urologica sei giori prima. Il paziente
è un 70enne con un quadro di insufficienza cardiaca grave.
L’uomo è stato ricoverato recentemente nella Cardiochirurgia
del Centro Gallucci, direttore Prof. Gino Gerosa, per un severo
peggioramento del quadro clinico. Da dieci anni era in cura per
grave scompenso cardiaco. I clinici hanno valutato l’ipotesi di
un trapianto cardiaco o di un impianto di assistenza
ventricolare sinistra Vad. Dopo una Tac gli è stata riscontrata
una massa tumorale nel rene destro. Immediatamente il caso è
stato studiato da un team multidisciplinare dove radiologi,
urologi, cardiochirurghi ed anestesisti si sono confrontati per
definire l’approccio terapeutico ottimale.
Il carcinoma renale doveva essere asportato il prima
possibile per evitare disseminazioni metastatiche ma allo stesso
tempo la grave insufficienza cardiaca rendeva l’intervento
urologico proibitivo per l’altissimo rischio di mortalità. I
cardiochirurghi hanno impiantato l’Ecmo (sistema di assistenza
meccanica al circolo) che ha supportato il cuore permettendo
prima di tutto l’intervento urologico robotico; dopodichè si è
intervenuti sul cuore impiantando il Vad. (ANSA).
Fonte Ansa.it