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Primo International Cancer Science Congress sulla cura oncologica personalizzata

Dalle tecnologie omiche alla medicina complementare

Nella battaglia contro il cancro, si fa strada sempre con maggior considerazione una visione più completa di ciò che accade nell’organismo quando si manifesta la patologia tumorale, valorizzando il ruolo del microbiota, quindi anche dell’alimentazione.

Pertanto la ricerca oncologica ha oggi molto da dire anche nel campo degli integratori somministrati con funzione complementare e adiuvante.

Se ne parlerà al Primo International Cancer Science Congress dal titolo: “Cura oncologica personalizzata: dalle tecnologie omiche alla medicina complementare”.

L’evento è organizzato dall’Associazione per la Ricerca Medica Ippocrate-Rhazi (ARM-IR) e dall’Università del Piemonte Orientale, dal 5 al 7 ottobre 2023 a Mondello (Palermo). Il comitato scientifico vede coinvolte personalità internazionali di spicco tra le quali, per il il Dipartimento di Scienze della Salute dell’Università del Piemonte Orientale, il prof. Ciro Isidoro, ordinario di patologia generale e oncologia sperimentale, e la dott.ssa Alessandra Ferraresi, Senior Post Doc; dagli USA, il biochimico molecolare prof. Danny N. Dhanasekaran, docente all’Health Science Center della University of Oklahoma, dove è direttore dello Stephenson Cancer Center, e il docente di farmacologia e tossicologia all’Università di Austin in Texas, prof. John Di Giovanni; dalla Corea del Sud, il prof. Yong Sang Song, docente di oncologia ginecologica alla Seoul National University.

Le sessioni scientifiche riguarderanno la biologia e il metabolismo delle cellule tumorali, il ruolo delle mutazioni genetiche e dell'epigenetica nella predisposizione, nello sviluppo e nella progressione del cancro, l'importanza del microambiente tumorale e dei mediatori infiammatori, l'importanza del microbiota, le potenziali proprietà terapeutiche dei probiotici e dei nutraceutici. 
L'incontro consisterà in presentazioni orali selezionate e lezioni principali. Gli atti e gli articoli completi saranno pubblicati sulla rivista peer-review Oncology Research o Journal of Molecular Signaling. 
Il congresso di Mondello – specifica il prof. Isidoro- vuole essere l’avvio di una serie di giornate di studio in diverse città italiane, per approfondire e condividere gli studi e i risultati nell’ambito dell’approccio integrato alla cura del cancro, riunendo i maggiori esperti al mondo, in antitesi alla deriva riduzionistica che caratterizza alcune altre strade intraprese dalla ricerca”. 
Al congresso si parlerà quindi anche delle tecnologie - o scienze - omiche, che nell’ultimo ventennio hanno fatto la differenza nello studio dei sistemi cellulari e molecolari: la Genomica, che analizza i geni del DNA  e le loro funzioni (genomica funzionale); la Trascrittomica e analisi del miRNoma che riguardano i trascritti del DNA, cioè l’RNA;  la Proteomica per le proteine; la metabolomica per i metaboliti; l’Epigenomica per la regolazione dell'espressione dei geni in proteine. 
Queste discipline – sottolinea il prof. Isidoro – ci permettono di comprendere le alterazioni a livello molecolare che avvengono nel paziente, al fine di predisporre terapie anti-cancro personalizzate e con minori effetti collaterali”.
 «L'ICSC sottolinea ancora il prof. Isidoro - è il forum ideale per gli esperti di oncologia, per presentare le loro ultime scoperte. Come comitato organizzatore, incoraggiamo la partecipazione di giovani ricercatori. Inoltre, sono disponibili borse di studio per dottorandi affiliati al Consorzio Interuniversitario per le Biotecnologie – CIB-  e premi per le migliori comunicazioni orali».

A Mondello,  il prof. Matteo Donadon, Direttore del Programma di Chirurgia Oncologica dell’Ospedale  Maggiore della Carità di Novara, porterà gli studi sul primo integratore di nuova generazione – il Synchro Levels - che migliora le condizioni dei pazienti in cura oncologica per cancro del fegato. Si tratta di una sperimentazione clinica in doppio cieco eseguita in ben 3 ospedali italiani. Già noto in ambito oncologico e ora a disposizione di medici e pazienti in una nuova formula ulteriormente migliorata, il prodotto è a base di peptidi di pesce, retinolo, piridossina, tiamina, magnesio pidolato e calcio pidolato. Le ricerche, pubblicate di recente  sulla rivista Cancer (Impact Factor 6,5), hanno dimostrato che è in grado di migliorare nettamente il ‘performance status’ dei pazienti. Il prof. Donadon ha coordinato il lavoro multicentrico eseguito da lui stesso con il prof. Guido Torzilli all’ospedale Humanitas di Rozzano (Milano) ed allargato all’ospedale Infermi di Rimini con il team di cui fa parte il Dott. Luigi Veneroni, e all’ospedale Cardinal Panico di Tricase (Lecce), sotto la direzione del Dott. Emiliano Tamburini. 
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