L’epilessia o “mal caduco” è una delle malattie più mitizzate nell’antichità, ritenuta anche sintomo medianico, di possessione diabolica, di stregoneria, di maledizione degli dèi. Ne soffrivano Napoleone e Van Gogh, Petrarca e Dostoevskji…
Una forma rara di epilessia, difficile da trattare, potrebbe essere trattata con il veleno di ragno. Queste, in estrema sintesi, le conclusioni di uno studio della University of Queensland e del Florey Institute of Neuroscience. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences. I ricercatori ritengono che i peptidi presenti nel veleno degli aracnidi possono controllare le convulsioni associate alla sindrome di Dravet, una condizione poco conosciuta che colpisce i bambini e contro la quale i farmaci non sono molto efficaci. Ma le molecole di amminoacidi nei ragni potrebbero ripristinare le deficienze neuronali che scatenano gli attacchi.
“Circa l’80 per cento dei casi di sindrome di Dravet è causata da una mutazione in un gene chiamato SCN1A – dice Glenn King, autore dello studio – Quando questo gene non funzione come dovrebbe – continua – i canali di sodio nel cervello che regolano l’attività cerebrale non funzionano correttamente. Nei nostri studi (sui topi, ndr), il peptide presente nel veleno di ragno è stato in grado di colpire specificatamente i canali colpiti da Dravet, ripristinando la funzione dei neuroni del cervello ed eliminando le convulsioni”.