Il Consigliere Regionale della Calabria Giuseppe Pedà torna a parlare della seduta della Terza Commissione “Sanità, Attività sociali, culturali e formative” dello scorso 14 febbraio alla quale è stato invitato a partecipare il nuovo commissario per l’attuazione del Piano di rientro della sanità calabrese, il generale Saverio Cotticelli.
L’onorevole si è detto soddisfatto dell’ascolto che Cotticelli ha prestato al suo intervento e del fatto di aver trovato nel generale una persona molto disponibile il quale ha promesso che al più presto verrà personalmente nella Piana Di Gioia Tauro per visitare i nosocomi del territorio, specie quelli di Gioia Tauro e Polistena. Una visita che Pedà auspica permetterà al commissario di rendersi realmente conto della necessità di dover potenziare il personale medico e paramedico e tutti i reparti che aveva autorizzato l’ex commissario Massimo Scura.
L’onorevole gioiese, inoltre, sottolinea quelli che sono stati i passaggi principali del suo discorso giovedì in Commissione Sanità, ovvero le varie problematiche da lui denunciate riguardanti la Sanità in Provincia di Reggio Calabria. Egli, infatti, ha parlato del bisogno di istituire nuovi presidi di guardia medica, dell’Ospedale Unico della Piana di cui si aspetta l’inizio dei lavori dal 2007, della situazione dell’ospedale di Gioia Tauro dove si rende necessaria la riapertura del reparto di chirurgia in day surgery e di quello di Polistena ormai congestionato per la numerosa utenza proveniente dall’intera Piana. Pedà ha anche affermato il bisogno di riaprire la Casa della Salute di Scilla chiusa ormai da tempo ed ha ricordato le condizioni in cui versa l’ospedale di Locri. Il consigliere ha anche esposto la situazione dell’ospedale Tiberio Evoli di Melito per il quale nei giorni scorsi ha partecipato ad un incontro organizzato da sindaci, operatori e dirigenti Asp nel Municipio della stessa cittadina e dove ha preso l’impegno di convocare in commissione sanità il sindaco, i rappresentanti delle associazioni, i cittadini e ed commercianti e per il quale lo stesso Pedà ha annunciato che chiederà un’interrogazione urgente a risposta scritta al presidente della Regione Calabria Oliverio per chiedere come sono stati utilizzati i fondi (10 milioni di euro) che invece dovevano essere destinati per il suddetto ospedale.
Pedà riferisce pure l’impegno di Cotticelli a fare di tutto affinchè possa finire al più presto l’emigrazione sanitaria da parte dei Calabresi, ma per farlo, aggiunge il Consigliere regionale, bisogna potenziare i livelli essenziali di qualità assistenziali in Calabria. Un primo passo in tal senso è stata l’unificazione dell’Azienda universitaria Mater Domini con l’Azienda ospedaliera Pugliese Ciaccio a Catanzaro, che diventa così la più grande struttura sanitaria del meridione.
Infine Pedà ritorna su una delle questioni più spinose della Regione Calabria, ovvero l’alto tasso di casi di cancro, sottolineando la necessità di valorizzare gli oncologi operanti nella Regione. Egli, quindi, ritorna sul suo incontro, avvenuto qualche giorno fa, con un’eccellenza della sanità calabrese, il dottore Pierpaolo Correale primario di oncologia agli Ospedali Riuniti “Bianchi – Melacrino – Morelli” di Reggio Calabria, che ha sperimentato un vaccino per il cancro del colon retto.
Maria Teresa Bagalà