(ANSA) – UDINE, 23 AGO – Il professor Maurizio Ruscio,
docente all’Università di Trieste, presidente nazionale del
Gruppo Italiano per lo Studio della malattia di Lyme (GISLM),
tra i maggiori esperti del settore, insieme con l’azienda del
settore sanitario Friuli Coram, ha messo a punto un nuovo test
diagnostico, per rilevare la presenza dell’agente infettivo
responsabile della malattia di Lyme nei tessuti di una persona,
l’Interferon gamma per Borrelia.
Il morbo di Lyme è la patologia più diffusa tra quelle
causate dalle zecche e, se non curata, può colpire
articolazioni, sistema nervoso, a volte occhio, cuore, con
decorso persistente.
“L’utilità di questo test è duplice – spiega Maurizio Ruscio
– si positivizza all’esordio dell’infezione prima dei test
sierologici tradizionali ma, in particolare, permette di
documentare la scomparsa della Borrelia burgdorferi dopo la
terapia antibiotica” con maggior precisione rispetto ad altri
test ed evitando così, “la somministrazione di ulteriori terapie
non necessarie”.
Le zecche sono responsabili anche di altre patologie come TBE
(Tick-borne encephalitis) o meningoencefalite da zecca e altre
infezioni come Anaplasmosi-Erhlichiosi, rickettsiosi, febbre
bottonosa del Mediterraneo, respansabili, a volte, di “coinfezioni” che si possono associare alla malattia di Lyme o
presentarsi singolarmente.
Dall’azienda fanno sapere che il nuovo test sarà disponibile
dalla fine del mese di agosto. (ANSA).
Fonte Ansa.it