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Risolto il mistero dell’epidemia di polmonite nel bresciano: colpa forse di alcune industrie

Alcune torri di raffreddamento di aziende (ben 9 su 14 del territorio della Bassa bresciana colpito) risulterebbero positive alla legionella. Scagionati gli acquedotti e gli impianti di distribuzione delle acque. Intanto aumentano i casi di polmonite

Sono le torri di raffreddamento delle aziende che hanno trasmesso il batterio della legionella. Svelato il mistero dell’epidemia di polmoniti batteriche che sta creando ansia in tutta la Bassa bresciana dal 2 settembre.

 

Dalle analisi effettuate da ATS Brescia sono risultate positive alla legionella 9 delle 14 torri di raffreddamento presenti nelle industrie che costellano il territorio. Esclusi dunque gli acquedotti e gli altri impianti di distribuzione acque che non presentano nessuna criticità. Tra i nove impianti di raffreddamento, trovata positiva anche una delle due torri della Cartiera del Chiese a Montichiari.

 

Le rendicontazioni quotidiane fornite dalle strutture ospedaliere pubbliche e private di Brescia e Mantova mostrano 405 pazienti con diagnosi accertata di polmonite. Dei 405 casi 269 sono maschi, pari al 66,4% del totale, l’età media e’ di 64,6 anni (68,9 per le donne e 62,4 per i maschi). 42 sono le persone con positività alla legionella, di cui 31 maschi. L’età media delle persone è di 61,3 anni (67,4 le donne e 59,1 gli uomini). I dati di accesso al Pronto Soccorso degli ospedali in data odierna è di 23 di cui 13 sono stati ricoverati. Al momento il numero dei degenti è di 200 persone. L’attività di campionamento delle acque, potabili e non, svolta dai Tecnici della Prevenzione di ATS Brescia e’ la seguente: 354 campioni di cui 202 in abitazioni, 77 da torri di raffreddamento/evaporazione, 62 su reti idriche, 13 dal fiume Chiese e sue derivazioni.

Fonte: Agi 

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