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Rsa, ‘dopo 14 mesi ho riabbracciato mia mamma, un bel giorno’

Dopo 14 mesi l’abbraccio, vero, con la mamma, la ‘maestra Pina’ di 81 anni affetta da Alzheimer. Anche il figlio di 15 anni, Gabriele, ha potuto rivedere la nonna. “La commozione è stata tanta, persone come me piangevano. Oggi per noi è stata una bellissima giornata. Lei ci riconosce ancora. Domani la porteremo fuori a mangiare una pizza. Piccole cose che però rappresentano un grandissimo traguardo”. A parlare è Dario Francolino che rappresenta anche i familiari dei pazienti ricoverati nelle Rsa come presidente del comitato Open RSA Now che si è battutto tanto per ottenere la riapertura delle strutture.

Stamane è entrato nella Rsa San Francesco di Nova Milanese (MB) che ospita la mamma Pina. “Ci siamo messi in fila per il tampone, era tutto organizzato. Con mio figlio abbiamo fatto i tamponi, per chi non ha avuto il Covid o non ha ricevuto il vaccino, abbiamo indossato le mascherine Ffp2, abbiamo atteso 15 minuti per l’esito del tampone e siamo entrati. Tutto molto semplice”. “Devo dire grazie a questa Rsa. Hanno lavorato fino alle 3 di questa notte e stamane era tutto a posto e organizzato per la riapertura e per accogliere i visitatori. Purtroppo questi casi sono pochissimi oggi. In quasi tutta Italia – afferma Francolino – le Rsa non hanno riaperto, come ci dicono tantissime famiglie che ci stanno scrivendo. Nessuna struttura era pronta”.

Dai comitati dei parenti di persone che si trovano nelle Rsa arriva infatti la segnalazione che poche strutture erano pronte al momento dell’ordinanza. Bene l’ordinanza ma “oggi 8 Rsa su 10 resteranno chiuse, come ci stanno comunicando gli altri familiari”. Così il presidente del comitato Open RSA Now, Dario Francolino, che chiede che le strutture “facciano i tamponi ai familiari e garantiscano riaperture. No alibi – dice – per chi, potendo, non riapre. Tutte le Regioni e le Rsa applichino oggi stesso il provvedimento, altrimenti siano sanzionate”, e invoca l’intervento del ministero della Salute perché “vigili sull’applicazione effettiva della normativa”.

Francolino ricorda poi che “la carta verde Covid-19 non esiste. In Rsa si entra con tampone rapido negativo, entro 48 ore e mascherina Ffp2” e invia il primo pensiero “a chi non ce l’ha fatta. Ai tantissimi familiari i cui affetti sono morti soli in Rsa, senza poterli salutare un’ultima volta. Non li dimenticheremo mai e adesso ci si metta subito al lavoro”. Adesso infatti, afferma il presidente del comitato Orsan, “serve che immediatamente, oggi stesso, regioni e Rsa tolgano tutti i divieti veri o fasulli dietro ai quali si sono trincerate da febbraio ad oggi quando il 100% degli ospiti delle Rsa e delle Rds erano ormai vaccinati”.

Le Regioni devono far sentire la loro voce, sta a loro far rispettare l’ordinanza firmata ieri dal ministro Speranza e con effetto immediato per la riapertura delle Rsa”. Così all’ANSA Sandra Zampa, consigliera del ministro della Salute, in merito alle proteste dei Comitati dei familiari che lamentano ancora le chiusure delle strutture. “Voglio sperare che il primo giorno non si sono sentiti sufficientemente preparati. Sono curiosa di vedere i dati. Però ci sono 2 circolari, novembre e dicembre 2020, il protocollo è stato presentato 10-15 giorni fa. Ora l’ordinanza. Spieghino qual è il problema”.
   

Fonte Ansa.it

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