‘Fisioterapia e prossimità, le nuove sfide: il futuro, oggi’. È il titolo del Congresso organizzato dall’Associazione Italiana di Fisioterapia (AIFI), di scena al San Paolo Palace Hotel di Palermo da domani a sabato 29 ottobre.
Oltre 250 tra fisioterapisti, medici di medicina generale, pediatri di libera scelta e medici palliativisti, relatori nazionali e internazionali, si sono dati appuntamento nel capoluogo siciliano per prendere parte e confrontarsi nel 2° evento internazionale promosso da AIFI dalla sua completa trasformazione in Associazione Tecnico Scientifica.
Una due giorni ricca di contenuti scientifici di altissima qualità e di numerose tematiche quella in programma nel capoluogo siciliano: dalle recenti acquisizioni in fisioterapia nelle disabilità croniche e degenerative in diversi ambiti clinici alla prevenzione ed educazione terapeutica in fisioterapia nel territorio, dalla teleriabilitazione e nuove tecnologie in fisioterapia alle tecnologie assistive e abilitative per pazienti ad alta disabilità ai modelli organizzativi innovativi nella fisioterapia territoriale, fino alla multiprofessionalità, multidisciplinarietà e continuità di cura territorio-ospedale-territorio e all’innovazione didattica e formativa in fisioterapia.
Una due giorni ricca di contenuti scientifici di altissima qualità e di numerose tematiche quella in programma nel capoluogo siciliano: dalle recenti acquisizioni in fisioterapia nelle disabilità croniche e degenerative in diversi ambiti clinici alla prevenzione ed educazione terapeutica in fisioterapia nel territorio, dalla teleriabilitazione e nuove tecnologie in fisioterapia alle tecnologie assistive e abilitative per pazienti ad alta disabilità ai modelli organizzativi innovativi nella fisioterapia territoriale, fino alla multiprofessionalità, multidisciplinarietà e continuità di cura territorio-ospedale-territorio e all’innovazione didattica e formativa in fisioterapia.
All’International Scientific Congress AIFI 2022 di Palermo prenderanno parte anche esponenti del mondo dell’urologia, dell’ortopedia e della fisiatria, “alcune delle tante società scientifiche – rende noto il Consiglio Direttivo di AIFI – con cui abbiamo intrapreso cammini comuni”.
Un appuntamento finalmente in presenza, dopo due anni di pandemia, in cui spicca la Tavola Rotonda di sabato mattina dal titolo ‘Multiprofessionalità e multidisciplinarietà nella continuità di cura territorio-ospedale-territorio: tra DM77, realtà quotidiana e prospettive realistiche’.
Un Congresso nel quale il Presidente AIFI, Simone Cecchetto, ripone grandi aspettative. “Da questa due giorni ci aspettiamo di aprire nuove strade di studio, di ricerca e di formazione per poter migliorare sempre di più le strategie che abbiamo a disposizione per rispondere sempre meglio ai bisogni dei cittadini”.
“I nuovi modelli di assistenza territoriale proposti dal DM 77 e, più in generale, dal Pnrr – continua – spostano l’attenzione dell’ospedale al territorio. Siamo convinti che la
Un appuntamento finalmente in presenza, dopo due anni di pandemia, in cui spicca la Tavola Rotonda di sabato mattina dal titolo ‘Multiprofessionalità e multidisciplinarietà nella continuità di cura territorio-ospedale-
Un Congresso nel quale il Presidente AIFI, Simone Cecchetto, ripone grandi aspettative. “Da questa due giorni ci aspettiamo di aprire nuove strade di studio, di ricerca e di formazione per poter migliorare sempre di più le strategie che abbiamo a disposizione per rispondere sempre meglio ai bisogni dei cittadini”.
“I nuovi modelli di assistenza territoriale proposti dal DM 77 e, più in generale, dal Pnrr – continua – spostano l’attenzione dell’ospedale al territorio. Siamo convinti che la
Fisioterapia abbia molto da dire e dare ai nuovi modelli di assistenza territoriale”.
“Domani e sabato – sottolinea Cecchetto – approfondiremo prima la long term care delle disabilità persistenti e progressive secondo il ‘Chronic Care Model’; poi la prevenzione – perché la fisioterapia non è solo riabilitazione ma è anche prevenzione, valutazione, cura e palliazione – con un focus particolare sull’educazione terapeutica.”
“Nella seconda giornata – prosegue Cecchetto – approfondiremo con diversi esperti la multiprofessionalità attraverso la quale affrontare le situazioni più complesse per poi allargare lo sguardo, nelle parallele, alle nuove tecnologie in fisioterapia, alle tecnologie assistive nelle gravi disabilità e ai nuovi modelli organizzativi. Concluderemo con le innovazioni nella formazione che possono accompagnare questo cambiamento culturale e organizzativo che ci si prospetta innanzi”.
Simone Cecchetto accende poi i riflettori sul titolo del Congresso. “‘Fisioterapia e prossimità, le nuove sfide: il futuro, oggi’ nasce dal desiderio di ragionare insieme e trovare insieme nuove forme di approccio alle disabilità persistenti e progressive, consapevoli che il modello finora vissuto in Italia, molto ospedalocentrico, fatto in gran parte di estemporanei cicli di prestazioni, è un modello che, quasi sicuramente, non riesce a rispondere ai bisogni delle persone con disabilità persistenti e progressive che hanno bisogno di strategie innovative e nuovi modelli di intervento, con nuove forme di esercizio terapeutico, supportate anche dalle nuove tecnologie”.
“Nella seconda giornata – prosegue Cecchetto – approfondiremo con diversi esperti la multiprofessionalità attraverso la quale affrontare le situazioni più complesse per poi allargare lo sguardo, nelle parallele, alle nuove tecnologie in fisioterapia, alle tecnologie assistive nelle gravi disabilità e ai nuovi modelli organizzativi. Concluderemo con le innovazioni nella formazione che possono accompagnare questo cambiamento culturale e organizzativo che ci si prospetta innanzi”.
Simone Cecchetto accende poi i riflettori sul titolo del Congresso. “‘Fisioterapia e prossimità, le nuove sfide: il futuro, oggi’ nasce dal desiderio di ragionare insieme e trovare insieme nuove forme di approccio alle disabilità persistenti e progressive, consapevoli che il modello finora vissuto in Italia, molto ospedalocentrico, fatto in gran parte di estemporanei cicli di prestazioni, è un modello che, quasi sicuramente, non riesce a rispondere ai bisogni delle persone con disabilità persistenti e progressive che hanno bisogno di strategie innovative e nuovi modelli di intervento, con nuove forme di esercizio terapeutico, supportate anche dalle nuove tecnologie”.
Palermo raccoglie il testimone di Verona 2021: la città scaligera aveva infatti ospitato l’ultima edizione del Congresso targato AIFI. Una scelta, quella di organizzare il Congresso in Sicilia, motivata da due precise ragioni. “La prima – spiega Cecchetto – è per dare un riconoscimento al grande e bel lavoro svolto dalla Sezione territoriale Sicilia nel primo anno di vita della nuova AIFI come società scientifica, sviluppando anche una ottima collaborazione con la Commissione d’Albo dei Fisioterapisti della regione “.
Il secondo motivo è legato ad un particolare episodio. “Lo scorso anno- ricorda- proprio la Sicilia fu teatro di una grande e importante protesta di fisioterapisti, dipendenti di cooperative, gravemente sottopagati. Portare il Congresso Nazionale in queste terre vuole voler dare anche un altro messaggio: la professionalità che ogni giorno i fisioterapisti mettono nel migliorare la qualità di vita delle persone con gravi disabilità richiede il giusto riconoscimento economico. È un inaccettabile atto di profondo disprezzo verso la nostra Scienza e la nostra Professione che vi siano colleghi pagati pochi euro all’ora. “Produciamo” salute, non “produciamo” sedute: e il nostro produrre salute si fonda su capacità frutto di studio, di ricerca e di aggiornamento continuo, capacità elevate che richiedono il giusto compenso”.
La scelta di far svolgere il Congresso AIFI 2022 a Palermo non può che rendere felice il coordinatore della sezione territoriale Sicilia di AIFI e Presidente del Comitato organizzatore del Congresso, Giuseppe Enea. “Per tutti noi- dice orgoglioso il fisioterapista- questo evento rappresenta una opportunità per rilanciare l’immagine della Sicilia e di Palermo nell’ambito di una vetrina importante come il Congresso Scientifico. È una vetrina di accoglienza, una vetrina che dà la possibilità di confronto e di relazione con le altre realtà della fisioterapia”.
Il secondo motivo è legato ad un particolare episodio. “Lo scorso anno- ricorda- proprio la Sicilia fu teatro di una grande e importante protesta di fisioterapisti, dipendenti di cooperative, gravemente sottopagati. Portare il Congresso Nazionale in queste terre vuole voler dare anche un altro messaggio: la professionalità che ogni giorno i fisioterapisti mettono nel migliorare la qualità di vita delle persone con gravi disabilità richiede il giusto riconoscimento economico. È un inaccettabile atto di profondo disprezzo verso la nostra Scienza e la nostra Professione che vi siano colleghi pagati pochi euro all’ora. “Produciamo” salute, non “produciamo” sedute: e il nostro produrre salute si fonda su capacità frutto di studio, di ricerca e di aggiornamento continuo, capacità elevate che richiedono il giusto compenso”.
La scelta di far svolgere il Congresso AIFI 2022 a Palermo non può che rendere felice il coordinatore della sezione territoriale Sicilia di AIFI e Presidente del Comitato organizzatore del Congresso, Giuseppe Enea. “Per tutti noi- dice orgoglioso il fisioterapista- questo evento rappresenta una opportunità per rilanciare l’immagine della Sicilia e di Palermo nell’ambito di una vetrina importante come il Congresso Scientifico. È una vetrina di accoglienza, una vetrina che dà la possibilità di confronto e di relazione con le altre realtà della fisioterapia”.
“L’evento – continua Enea – rappresenta davvero una opportunità di crescita, sia per il territorio, sia per quanto riguarda la disciplina che accoglierà tanti professionisti, con i quali ci confronteremo sull’evoluzione della fisioterapia”.
“Il Congresso AIFI vanta la presenza di personalità scientifiche nazionali e internazionali di altissimo livello – tiene a rimarcare il Presidente del Comitato Scientifico del Congresso, Davide Cattaneo, spiegando che “a Palermo interverrà anche Marcia Finlayson, Decano del corso di laurea del corso occupazionale alla Queen’s University, in Canada, che ci parlerà di metodi avanzati di trattamenti di tipo comportamentale. Ci saranno però anche esperti nazionali, professori di fisioterapia, fisiologi, bioingegneri, quelle figure che testimoniano come la riabilitazione sia, di fatto, uno scenario molto ampio e che la collaborazione con le altre figure professionali, sia mediche che non mediche, sia veramente fondamentale per la ricerca”.
“Il Congresso AIFI vanta la presenza di personalità scientifiche nazionali e internazionali di altissimo livello – tiene a rimarcare il Presidente del Comitato Scientifico del Congresso, Davide Cattaneo, spiegando che “a Palermo interverrà anche Marcia Finlayson, Decano del corso di laurea del corso occupazionale alla Queen’s University, in Canada, che ci parlerà di metodi avanzati di trattamenti di tipo comportamentale. Ci saranno però anche esperti nazionali, professori di fisioterapia, fisiologi, bioingegneri, quelle figure che testimoniano come la riabilitazione sia, di fatto, uno scenario molto ampio e che la collaborazione con le altre figure professionali, sia mediche che non mediche, sia veramente fondamentale per la ricerca”.
Con il Presidente del Comitato Scientifico del Congresso il discorso verte poi sul tema della formazione universitaria per la fisioterapia, “passaggio obbligato per tutte le scienze cliniche mature – afferma Cattaneo – ovvero tutte quelle discipline che fondano i loro approcci sull’Evidence based practice. Chiaramente, la ‘Evidence-based practice’ richiama una formazione che deve essere di ottimo livello, che solo l’Università può fornire”.
“Molti colleghi – aggiunge Cattaneo – hanno intrapreso percorsi di dottorato di ricerca in varie discipline, dalla bioingegneria alle neuroscienze, tanti campi che sostengono e arricchiscono il vasto mondo della Fisioterapia. Questo è fondamentale perché, di fatto, il dottorato di ricerca apre la possibilità di fare la carriera universitaria, poiché con un dottorato di ricerca, il giusto numero di pubblicazioni e di altri indicatori scientifici è possibile adesso accedere alla carriera universitaria e questo è un aspetto importantissimo per la crescita della professione”. “In questo primo Congresso – dice infine – molti dei relatori hanno perseguito con convinzione queste strade, alcuni sono ormai diventati professori, altri si accingono a intraprendere la carriera universitaria”.
“Molti colleghi – aggiunge Cattaneo – hanno intrapreso percorsi di dottorato di ricerca in varie discipline, dalla bioingegneria alle neuroscienze, tanti campi che sostengono e arricchiscono il vasto mondo della Fisioterapia. Questo è fondamentale perché, di fatto, il dottorato di ricerca apre la possibilità di fare la carriera universitaria, poiché con un dottorato di ricerca, il giusto numero di pubblicazioni e di altri indicatori scientifici è possibile adesso accedere alla carriera universitaria e questo è un aspetto importantissimo per la crescita della professione”. “In questo primo Congresso – dice infine – molti dei relatori hanno perseguito con convinzione queste strade, alcuni sono ormai diventati professori, altri si accingono a intraprendere la carriera universitaria”.
L’International Scientific Congress AIFI 2022 si tiene a pochi giorni dalla composizione del nuovo Governo e dalla nomina del neo Ministro della Salute. Il presidente AIFI, Simone Cecchetto, rivolge un pensiero ad Orazio Schillaci. “Il miglioramento continuo del Servizio sanitario nazionale passa attraverso la valorizzazione di tutte le professioni sanitarie e delle diverse discipline. Questa valorizzazione – conclude – oltre che sul piano contrattuale e sul piano organizzativo, dovrebbe prevedere anche il sostegno convinto allo sviluppo delle nostre discipline nel mondo accademico, prevedendo in tutte le Università posti di ricercatore e poi professore nel nostro settore scientifico disciplinare assegnati a professionisti sanitari della riabilitazione. Lo sviluppo scientifico e lo sviluppo professionale camminano insieme, crescono insieme: e insieme perseguono il fine primo di rispondere al meglio ai bisogni dei cittadini. E riponiamo grande fiducia, quindi, nel nuovo Ministro della Salute che, provenendo da questo mondo, conosce molto bene questo binomio inscindibile e ci auguriamo che possa dare una svolta importante anche su questo versante. Da parte nostra assicuriamo fin d’ora la massima collaborazione. Solo insieme possiamo vincere le sfide che attendono il Sistema Salute”.