Roma – “Con il Manifesto ‘Una nuova alleanza per l’udito’, la Federazione italiana audioprotesisti-Fia, l’Associazione nazionale audioprotesisti-Ana e l’Associazione nazionale audioprotesisti professionali-Anap insieme a tutto il comparto uditivo hanno deciso di riunirsi e di raccogliere gli stakeolder del settore, prendendo atto del segnale lanciato dall’Organizzazione mondiale della sanità sulla necessità di introdurre una politica attiva nei confronti di ipocusia e sordita'”. Lo ha dichiarato all’agenzia Dire il segretario generale della Federazione italiana audioprotesisti (Fia), Corrado Canovi.
Oggi la disabilità uditiva rappresenta una vera e propria emergenza che coinvolge 466 milioni di persone in tutto il mondo, il 5,5% della popolazione, destinate a diventare oltre 900 milioni nel 2050 se non verranno prese adeguate contromisure. Nel maggio del 2017, l’Assemblea mondiale della salute ha emanato la storica Risoluzione Wha 70.13 sulla prevenzione della sordità e della perdita dell’udito, la cui attuazione e’ stata delegata alla creazione di un’alleanza globale, il World hearing forum (Whf) chiedendo il coinvolgimento di tutti i governi nazionali.
‘Udito Italia Onlus’, in qualità di membro del Whf, intende rafforzare l’azione di promozione della salute dell’udito quale priorità di sanità attraverso una nuova alleanza che accoglie i medesimi obiettivi della Risoluzione. Il primo impegno della Nuova alleanza è proprio l’elaborazione del Manifesto per l’udito, che intende promuovere azioni concrete per sviluppare una nuova cultura in cui ipoacusia e sordità siano riconosciute quali bisogni sanitari al pari di altre cronicità.
“Il Manifesto ha declinato in cinque fasi quelli che possono essere gli interventi a favore della popolazione che soffre di questo disturbo- ha aggiunto Canovi- e le azioni che riteniamo indispensabili da mettere in campo per ridurre i deficit uditivi. In particolare mi sono occupato di un gruppo che ha raccolto il mondo della produzione, della distribuzione dei professionisti sanitari che si applicano a questa patologia, per individuare le criticità del sistema attuale”.
Canovi ha inoltre spiegato che “il Manifesto rappresenta un vero e proprio passaggio epocale per tutto il comparto. Fino ad oggi era impensabile riuscire a riunire tutti gli attori che ruotano attorno a questo mondo a un unico tavolo, concentrare l’attività su un’azione concreta e prendere atto dell’allarme lanciato dall’Oms. Sono 40 anni che lavoro in questo settore e finora non si era mai realizzata una sinergia così positiva. Tutto questo grazie a ‘Udito Italia onlus, che ha il merito di aver sollevato il problema e messo le energie perché si lavorasse tutti insieme verso un unico obiettivo”.
Per quanto riguarda il futuro, Canovi ha reso noto che al momento è stato attivato un tavolo con il ministero della Salute, “ma- ha tenuto a precisare- per essere concreto questo tavolo deve porre al centro un programma di azione e una tempistica di soluzione. E’ dunque necessario lavorare attivamente sui processi che portano anche il Servizio sanitario nazionale a prendersi cura di questa patologia”.
Agenzia Dire