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Salute mentale, in Europa ne soffrono 84 milioni di persone

(ANSA) – ROMA, 05 OTT – Sono 84 milioni, cioè 1 su 6, le
persone che soffrono di disturbi della mente in Europa, e 84.000
quelle che ogni anno muoiono per malattie mentali o suicidio.
    Numeri destinati ad aumentare per l’impatto della pandemia da
Covid-19. A fare il punto, in occasione della prossima giornata
mondiale della salute mentale, è Angelini Pharma, che con The
European House-Ambrosetti e Tlon organizza ‘Headway2023-Cosa
abbiamo nella mente’, una settimana di eventi sulla salute
mentale dal 5 al 10 ottobre.
    Tutti i talk e i dibattiti saranno trasmessi il 7, 8, 9 e 10
ottobre dalle 18.00 alle 19.00 su www.harmoniamentis.it,
www.ansa.it e i canali digitali e social di Angelini Pharma. Si
partirà il 7 parlando degli effetti della quarantena sulla
salute mentale con i dati di un recente studio dell’ospedale San
Raffaele di Milano sugli effetti dei trattamenti ospedalieri per
Covid-19 sulla salute mentale. Si proseguirà l’8 ottobre con un
confronto sul pregiudizio e lo stigma sui disturbi mentali, poi
il 9 ottobre sull’importanza della continuità della cura nel
passaggio dei pazienti dall’infanzia all’età adulta. Il 10
ottobre si parlerà degli effetti del Covid sulle donne negli
ambienti di lavoro. “La pandemia da Covid-19 ha già cambiato il
nostro modo di concepire la salute mentale. Questa settimana
riceveremo i primi risultati di un’indagine che abbiamo condotto
in sei Paesi europei per comprendere meglio gli impatti della
pandemia sulla mente delle persone”, commenta Agnese Cattaneo,
Chief Medical Officer di Angelini Pharma. L’urgenza di
migliorare il benessere mentale è supportata dai recenti studi
Ocse, aggiunge Daniela Bianco, di The European House-Ambrosetti, “che stimano che il costo totale dei disturbi di salute mentale,
in termini di perdita di produttività e spesa sanitaria e
sociale, superi i 600 miliardi di euro in tutta Europa, pari al
4% del Pil europeo. La pandemia ha ulteriormente enfatizzato gli
impatti socioeconomici della malattia mentale, sottolineando il
ruolo cruciale dei determinanti sociali della salute mentale,
dove viviamo, studiamo, lavoriamo e l’età”. (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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