(ANSA) – TORINO, 08 NOV – Il Covid-19 e il lockdown non
hanno influito nella gestione del paziente dermatologico nei
centri Imi (Intergruppo Melanoma Italiano), presenti all’interno
dei poli oncologici ospedalieri di eccellenza. Sotto certi
aspetti la situazione è addirittura migliorata. Non solo,
durante il lungo periodo di chiusura i teleconsulti genetici
sono incrementati del 34%.
È quanto emerge dal XXVII Congresso Nazionale dell’Imi, una tre
giorni che si chiude oggi, dopo avere tracciato lo stato
dell’arte delle nuove terapie.
Nella diagnosi e cura vince l’approccio multidisciplinare che
vede dermatologi, oncologi, genetisti, radiologi, chirurghi e
addirittura l’intelligenza artificiale uniti per concordare le
terapie più adatte a ogni paziente. Questo approccio grazie alle
terapie adiuvanti ha ridotto dell’80% gli interventi sui
linfonodi sentinella positivi con metastasi microscopiche,
inoltre sono calate le dissezioni linfonodali inutili, mentre
sono incrementate notevolmente gli interventi su pazienti un
tempo ritenuti inoperabili. (ANSA).
Fonte Ansa.it