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Sanità: «Nell’ambito della delicata costruzione del nuovo contratto della sanità, la violenza sugli operatori sanitari, diventi tematica di confronto tra sindacati e aziende sanitarie».

La seduta si è concentrata sul peculiare argomento delle relazioni sindacali.

ma al punto di gravità in cui siamo arrivati, è in gioco più che mai la sicurezza quotidiana dei professionisti sanitari, infermieri su tutti

ROMA 20 OTT 2021 – Una nuova tappa della delicata trattativa con l’ARAN si è realizzata nella giornata di oggi, per il rinnovo contrattuale del comparto sanità 2019-2021.

La seduta si è concentrata sul peculiare argomento delle relazioni sindacali.

Nursing Up, nell’intervento del suo Presidente Nazionale Antonio De Palma, ha voluto richiamare l’attenzione dei presenti sull’esigenza di accendere i fari, in ogni azienda sanitaria, sulla scottante problematica della violenza sugli operatori sanitari.

Il Sindacato degli infermieri, rilanciando il proprio impegno, che va avanti da anni, con indagini accurate promosse di concerto con l’Organizzazione Mondiale della Sanità, finalizzate a denunciare le violenze subite dagli infermieri nei luoghi di lavoro, che dovrebbero solo contemplare la tutela della salute dei pazienti e le battaglie per salvare le loro vite, ha richiamato l’esigenza di tutte le parti, per creare una azione sinergica in quello che è il confronto su una materia tanto delicata.

Nursing Up ha quindi accolto favorevolmente la possibile attribuzione della delicata problematica tra le tematiche di competenza dell’Organismo Paritetico per l’Innovazione, ed ha chiesto che, il contratto valorizzi le attività che tale organismo paritetico è chiamato a svolgere, introducendo, per esempio, norme finalizzate a fungere da deterrente nei confronti di quelle aziende sanitarie che non dovessero tener conto degli indirizzi e delle segnalazioni di tale organismo.

Per il Nursing Up, l’attribuzione all’Organismo paritetico di specifiche competenze in relazione ai fenomeni di violenza contro gli operatori sanitari potrebbe delinearsi, finalmente, come un primo passo verso la nascita di una sorta di “osservatori aziendali per la violenza sugli operatori sanitari”, progetto che il sindacato propone da circa due anni ai Governi che si sono succeduti.

Chissà se, si chiede il Nursing Up, visto che siamo arrivati, con gli episodi di Roma, all’acme di una situazione scabrosa, non si possa finalmente realizzare un presidio di prevenzione, monitoraggio e valutazione dell’odioso fenomeno della violenza a danno degli operatori sanitari, proprio partendo dal percorso contrattuale che andrà a regolamentare le relazioni tra sindacati e aziende sanitarie.

Nursing Up ricorda che l’odioso fenomeno della violenza sugli operatori sanitari è tornato fortemente d’attualità, dopo le aggressioni agli infermieri e ai medici del pronto soccorso del Policlinico Umberto I di Roma, durante le recenti manifestazioni dei “No Green Pass”.

Il Sindacato è poi tornato a chiedere all’ARAN di approfondire le proprie proposte, al fine di sbloccare la mobilità del personale dipendente delle aziende sanitarie, e per favorire, finalmente, il ricongiungimento alle proprie famiglie da parte delle migliaia di infermieri ed altri operatori sanitari che da anni aspettano di ottenere il loro agognato trasferimento.

 

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