(ANSA) – AOSTA, 05 MAR – “Richiamare l’attenzione sulla
malattia renale cronica, nonostante le restrizioni legate al
quadro sanitario contingente, che non permettono l’effettuazione
delle iniziative destinate alla popolazione in presenza”: è
l’obiettivo della Giornata mondiale del rene, in programma l’11
marzo, il cui slogan quest’anno è “Vivere bene con una malattia
renale”. All’iniziativa aderisce anche la struttura complessa di
Nefrologia e Dialisi dell’Usl della Valle d’Aosta.
“Sappiamo che il 6-8% della popolazione italiana – spiega
Massimo Manes, direttore di Nefrologia e Dialisi – presenta un
certo grado di insufficienza renale che si traduce, in termini
numerici, in alcuni milioni di persone colpite. Si tratta di
percentuali destinate a peggiorare negli anni per
l’invecchiamento progressivo della popolazione e per la
prevalenza di patologie come l’ipertensione e il diabete, che
rappresentano importanti fattori di rischio per lo sviluppo
della malattia renale se non curate adeguatamente”.
Le malattie renali sono tipicamente silenziose e non danno segni
clinici evidenti se non nelle fasi acute. Rimane fondamentale
sensibilizzare la popolazione, soprattutto le categorie più a
rischio (gli anziani, i cardiopatici, gli ipertesi, i diabetici,
gli obesi), all’importanza della prevenzione, che si realizza
attraverso stili di vita salutari e protettivi. Un altro aspetto
fondamentale è il riconoscimento precoce della malattia renale
che si può realizzare attraverso l’esecuzione di pochi semplici
esami come l’esame delle urine, la microalbuminuria e la
creatinina.
“Proprio come ricorda lo slogan di quest’anno – continua Manes –
è possibile Vivere bene con una malattia renale, a condizione
che si mettano in atto tutte le strategie di contenimento della
malattia, che il paziente sia consapevolmente informato e parte
attiva nei processi di cura e che si realizzi un patto
assistenziale fiduciario con il proprio medico e con lo
specialista”. (ANSA).
Fonte Ansa.it