(ANSA) – BOLOGNA, 31 OTT – Una centralista del Cuptel,
dipendente di una cooperativa che gestisce il centro di
prenotazioni per l’Usl della Romagna, è stata licenziata dopo
che, durante una telefonata, ha consigliato a una donna incinta
di non vaccinarsi. La donna, 51 anni, di Cattolica (Rimini)
lavorava a Cesena per la cooperativa Asso. Ne dà notizia il
Resto del Carlino.
Due mesi fa, una giovane donna di Faenza incinta ha chiamato
il Cuptel per prenotare il vaccino ed ha espresso i propri
timori alla centralinista. “Ricordo questa donna in gravidanza
molto combattuta – ha raccontato la centralinista al giornale –
che esprimeva il suo sfogo e le sue indecisioni sul vaccino, ed
io, forse peccando di ingenuità, mi sono lasciata sfuggire le
parole ‘io se fossi in lei non lo farei’. Ma alla fine le ho
comunque prenotato la prima dose”.
Il marito della giovane donna ha denunciato il caso
all’Azienda Usl Romagna che lo ha segnalato alla cooperativa.
Dopo le verifiche del caso la donna è stata licenziata per
giusta causa. “La situazione è stata gestita dai nostri legali
che hanno preso questo provvedimento – ha detto Cristina
Gallinucci, presidente della cooperativa Asso – in un periodo
complicato come quello vaccinale, nessuno può permettersi di
dare consigli senza avere le competenze necessarie”. (ANSA).
Fonte Ansa.it