(ANSA) – ROMA, 02 MAR – “Il professor Miozzo, nostro
coordinatore, è sempre stato favorevole, con il rispetto di
protocolli rigidi e accurati, all’apertura delle scuole. Però è
anche logico che si debba valutare con attenzione qual è
l’evolversi della curva epidemiologica e con realismo, vedendo i
dati, applicare misure diversificate a seconda della
circolazione del virus”. Così a Buongiorno, su Sky TG24, Massimo
Antonelli, direttore dell’unità di Anestesia e rianimazione del
Policlinico Gemelli di Roma e componente del Comitato
tecnico-scientifico (Cts).
“Il consiglio che abbiamo fornito come Cts – ha detto – è
questo: va bene tenere le scuole aperte nelle zone gialle, ma
bisogna vedere anche come circola il virus in queste zone,
tenere presente che noi idealmente vorremmo arrivare al minor
numero di casi per centomila abitanti nei sette giorni, ma se
questo dato è molto alto bisogna prendere in considerazione
l’eventualità, per zone specifiche, di comportamenti diversi,
con maggiore didattica in remoto. Dipende dalla curva
epidemiologica e dalle decisioni che, in ragione della
circolazione del virus, possono valutare anche gli
amministratori locali, la situazione non è identica in tutto il
Paese”. “Le varianti non sono più aggressive” verso i giovani, “ma
in virtù di alcune loro caratteristiche c’è una circolazione
maggiore, quindi vengono ad essere interessate anche quelle
fasce di età che precedentemente, durante la prima ondata, sono
state colpite in modo più contenuto. Dire che questo si esprima
in una maggiore gravità o aggressività è un’altra cosa”, ha
concluso l’esperto. (ANSA).
Fonte Ansa.it