Un evento atteso, che giunge dopo 20 mesi di emergenza pandemica. Ma – non ultimo – un appuntamento per festeggiare la conclusione del triennio in carica dell’attuale Direttivo SIAARTI con la consegna del testimone tra la Presidente, professoressa Flavia Petrini, ed il professor Antonino Giarratano, con un nuovo Direttivo eletto in Congresso: gli anestesisti-rianimatori celebrano la Giornata mondiale dell’Anestesiologia (il 16 ottobre 1846, Ether Day) con il 75° Congresso Nazionale SIAARTI, “ICARE 2021”. La Società Italiana di Anestesia, Analgesia, Rianimazione e Terapia Intensiva riapre il Centro La Nuvola di Roma (14 al 16 ottobre), con un Congresso in presenza, dopo che lo scorso anno aveva mantenuto l’appuntamento annuale necessariamente in formato digitale: “Sappiamo che gli anestesisti-rianimatori hanno voglia di ritrovarsi, confrontarsi fra loro e con esperti di fama su temi e strategie assistenziali. Sarà un evento importante e vissuto con serenità, perchè siamo riusciti a tenere salda la qualità delle cure nella lotta combattuta da tutto il SSN contro il COVID-19, ma anche un occasione per caricarsi di energia positiva”, dichiara la presidente Flavia Petrini, “Per questo ICARE 2021, che nella 75°edizione vede SIAARTI compiere 87 anni di vita, si presenta per rileggere le sfide del recente passato, ma proponendo una visione positiva sul futuro. Metteremo al centro del nostro dialogo le fragilità che la pandemia ha fatto emergere, ma anche i punti di forza della disciplina, che vogliamo proporre per garantire la sostenibilità e l’elevata qualità del SSN. In questo senso credo che i temi che caratterizzano il programma siano quelli del mantenimento delle competenze nelle cure avanzate, ma anche della flessibilità di una organizzazione che ora conta sull’innovazione tecnologica e sulla ricerca della sicurezza clinica e della qualità, in collaborazione tra le tante discipline con cui SIAARTIsta lavorando, nel segno della continuità assistenziale e dell’umanizzazione delle cure”.
ICARE 2021 offre tutto ciò con oltre 110 sessioni, workshop e letture, concentrandosi sulle specifiche alcune aree di competenza: medicina perioperatoria e nuove sfide anestesiologiche, sicurezza materno-perinatale, medicina dell’emergenza, criticità cliniche e cure intensive, cure palliative e terapia del dolore, gestione per livelli di intensità e follow-up dei pazienti colpiti COVID-19, sfide del governo clinico. La sessione inaugurale (giovedì 14 ottobre, ore 11.30) vedrà la partecipazione di rappresentanti delle agenzie della sanità, a conferma del dialogo continuo esistente tra SIAARTI, comunità scientifica e istituzioni nazionali e regionali.
“Affrontando il terzo anno di mandato, era evidente che dovevamo approfondire gli aspetti che ci hanno maggiormente messo alla prova, sia per le ricadute pandemiche sui progetti pianificati del nostro Direttivo”, precisa la professoressa Petrini, “che per l’emergere di nuove condizioni di interesse per la sanità pubblica con cui la nuova guida SIAARTI dovrà confrontarsi. L’attenzione va quindi anche alla sostenibilità professionale (con l’allarme della contrazione delle risorse e l’emergere del burn-out, che solleva preoccupazione), temi che ci stanno a cuore per il futuro della nostra specialità. L’intensa collaborazione e confronto multidisciplinare e professionale apre scenari nuovi, ma anche stimolanti per le opportunità offerte da telemedicina, intelligenza artificiale, gestione dei dati e ricerca. Ci interessa approfondire la comunicazione e trovare soluzioni utili a migliorare la qualità della vita, in un Paese ed in un contesto epidemiologico di inverno demografico che deve far ripensare le nostre reti. Dobbiamo fronteggiare problemi come dare risposte ai LEA, occuparci di patologie tempo-dipendenti incluse infezioni e sepsi, da trattare ma anche prevenire; il dialogo con gli esperti di altre Società scientifiche e con le associazioni di pazienti può aiutarci a trovare soluzioni utili anche a rassicurare i pazienti, cronici, affetti da patologie oncologiche e problematiche complesse, sulla sicurezza delle cure specialistica, che è di ottimo livello. Intendiamo discutere su come la pandemia ha impattato sul sistema, affrontando le difficoltà riscontrate per garantire risposte tempestive, ma anche appropriate. Cercheremo anche di entrare nei meccanismi che cristallizzano le risorse in silos, ostacolando la migliore fruizione dei servizi”. “Cito ad esempio – prosegue la presidente SIAARTI – le sessioni dedicate alla Medicina critica dell’Emergenza, che ci vede firmatari della proposta di modifica del sistema 118 suggellata con la Carta di Riva, perché gli anestesisti-rianimatori sono parte in causa, se si vogliono offrire percorsi sicuri ai pazienti, come la catastrofe vissuta insegna”.
Il format di ICARE 2021 è dinamico ed aperto al confronto fra i partecipanti al Congresso nelle Aree dedicate a Proxima, alle Regioni con il Village e nell’Area Talk Show: “Abbiamo sentito la necessità di aprire la discussione fra pari, con format snelli, modalità innovative di confronto su contenuti sfidanti”, aggiunge la Presidente, “stimolando un dialogo che SIAARTI vuole costante, anche per far crescere i giovani in formazione a confronto diretto con gli esperti”. Non ultimo per importanza il Village delle Regioni, che “si presenta come un’arena di confronto aperto alle soluzioni utili a diffondere e adottare le best practice nei contesti assistenziali. Il networking fra centri e Consigli regionali, comporta anche l’analisi e nella condivisione dei dati, che in questo modo sono affrontati in spazi specifici, preziosi per il miglioramento”.
Il tutto ovviamente garantendo una logistica ambientale e congressuale che assicura il rispetto delle precauzioni di sicurezza ed il distanziamento sociale, assicurati dalla Nuvola: “SIAARTI mantiene la promessa di ritrovarci in presenza sposando l’obbligo di gestire la sicurezza”, conclude Flavia Petrini, “grazie allo sforzo dalla nostra Segreteria che ha adottato ogni accorgimento per permettere ai colleghi di vivere tre giorni rigeneranti e senza rischi. Non a caso abbiamo mantenuto la scelta di un Centro Congressi di vaste dimensioni, che potrà assicurarci ogni condizione utile per vivere un evento importante”.