Secondo un ricercatore del Ifom (Centro di ricerca sui tumori) è possibile conciliare la vita mondana con uno stato buono di salute. Basta seguire certi accorgimenti e trucchi per calibrare questo e quel lato in maniera equilibrata
(Huffingtonpost)
Paolo Soffientini di giorno è un ricercatore dell’Ifom (centro di ricerca dedicato allo studio dei meccanismo molecolari alla base della formazione e dello sviluppo dei tumori), di notte, o comunque nel tempo libero, un rocker. Ha uno stile di vita che definisce “rock’n’roll”, ma riesce a vivere bene e ad equilibrare le due situazioni. Tanto che in un libro edito da Mondadori “Cent’anni da leoni. Manuale per vivere a lungo e senza rinunce” spiega il suo metodo, fatto di ricerche scientifiche e di situazioni di vita comune, che nel bene e nel male viviamo tutti i giorni.
“Se siamo delle persone a cui piace la vita mondana, aperitivi e feste, e in certe circostanze tendiamo non avere il controllo e alziamo il gomito, ma sempre entro certi limiti – dice – non è a mio avviso un problema“. Servono disciplina e la conoscenza di alcuni piccoli trucchi, soluzioni che possono limitare i danni. Si comincia col capire quali sono i limiti scientificamente tollerabili dal nostro organismo per ogni sostanza con cui interagiamo, volontariamente o no. Per delineare il confine tra giusto e troppo. A partire dalle sigarette. È sufficiente fumarne meno di 5 al giorno? E se fumiamo, si può far qualcosa per limitare i danni, se proprio non riusciamo a smettere?
Prima le notizie cattive: non c’è alcun studio scientifico che assolva chi fuma meno di 5 sigarette al giorno. Diminuire il numero di sigarette giornaliero di certo aiuta, ma non risolve il problema. È sempre meglio smettere. Tuttavia, il rischio di tumore al polmone legato al fumo diminuisce assumendo frutta e verdura quotidianamente con una riduzione del rischio del 24 per cento sia per gli uomini che per le donne. Un effetto “miracoloso” che prevede due razioni di frutta (tra cui mele, pere, banane, arance, mandarini e uva) verdura e legumi (fagiolini, broccoli, cavolo, carote, lattuga, piselli e fave, pomodori, fagiolini e lenticchie). Anche il consumo di tuberi come barbabietola rossa, rapa, topinambur, sedano rapa, carota viola, zenzero e curcuma. In più, praticare attività fisica aerobica in modo regolare, porta a una riduzione del rischio del 45-70 per cento per le malattie cardiovascolari e del 30-50 per cento per i vari tipi di cancro legati al fumo.
Lo stress è una malattia e di stress si può morire. Bassi livelli di stress possono portare a risultati positivi, ma livelli elevati prolungati nel tempo possono determinare il burnout. Vi sono però alcuni alimenti che hanno un effetto benefico contro gli stati di tensione, permettono di alleviare l’iperacidità, provocata dallo stress e da una scorretta alimentazione. In particolare il cavolo cappuccio, ricco di zolfo, calcio, ferro, sali minerali e vitamina A. I broccoli consumati bolliti oppure crudi aiutano la digestione, riducono il reflusso e sono molto nutrienti. Anche il cetriolo, i ravanelli sono utili contro l’acidità di stomaco. Anche il limone, seppure acido, può avere un effetto alcalinizzante se diluito con l’acqua, e l’acido ascorbico, di cui è ricco, protegge lo stomaco contro alcune forme di cancro.
La griglia è un modo sano di cucinare la carne, meglio se associata a una grande quantità di verdura. Va ricordato però che le linee guida mondiali sono quelle di non assumere più di 300 gr di carne a settimana, ed evitare il più possibile quelle lavorate. Nel resto della settimana si possono ricavare le proteine necessarie attraverso legumi come piselli, ceci, lenticchie, fave e lupini che andrebbero consumati regolarmente, magari associati a farro, frumento, orzo e riso, meglio se integrali. Alternare a un barbecue dei periodi completamente vegetariani o pesco-vegetariani può essere una scelta intelligente e di sicuro effetto positivo per la salute.
Un consumo giornaliero di 28 grammi di alcol per l’uomo e 14 grammi per la donna non è considerato rischioso per la salute. Due birre contengono 32 grammi di alcol, più o meno come due cocktail. A basse dosi, un consumo moderato di alcol è associato a una riduzione dei problemi cardiovascolari. Di contro, alcuni effetti negativi dell’alcol possono essere compensati dalla dieta. La garlicina, contenuta nell’aglio e nelle cipolle, ha un effetto chemiopreventivo dai danni causati dall’alcol sui meccanismi di riparazione del DNA. Nel corso di una serata alcolica, un buon livello di idratazione, seguendo la regola dell’1:1, cioè un bicchiere di acqua ogni bicchiere di vino, e l’assunzione a stomaco pieno o accompagnata all’assimilazione di verdure o grassi animali possono evitare gli effetti negativi sia a breve che a lungo termine. Sconsigliati invece i carboidrati: vengono metabolizzati nello stesso percorso dell’etanolo in acidi grassi. In caso di hangover? Fare una corsa di 10 km appena svegli.