Arrivo nei luoghi in cui si verifica un arresto cardiaco di droni con defibrillatore inviati e guidati dalla Centrale Operativa 118. E’ il progetto di ‘cardioprotezione area tempo dipendente della comunità nazionale’ denominato Sanitary Emergency Urban Air Mobility (SEUAM).
“Si tratta di guadagnare tempo – spiega Mario Balzanelli, Presidente Nazionale della Società italiana sistema 118 (SIS 118) – o queste vite si perdono. Occorre effettuare immediatamente il massaggio cardiaco ed erogare la scarica elettrica di un defibrillatore entro i primi 3 – 5 minuti dalla insorgenza dell’arresto. La salvezza può venire dal cielo con i droni che portino immediatamente un defibrillatore dove serve, sugli scenari di arresto cardiaco improvviso, oppure anche emoderivati (es. plasma) in caso di evento traumatico gravissimo in cui vi sia shock emorragico”.
L’arresto cardiaco improvviso rappresenta la più grave minaccia inattesa e, statisticamente, anche la più rilevante, rappresentando la prima manifestazione clinica con cui si determina il 50% della mortalità cardiovascolare, che a sua volta rappresenta la prima causa di morte in assoluto nell’uomo. Contrastare la “strage della morte improvvisa”, rileva Balzanelli, “rappresenta, pertanto, il primo e più importante mandato istituzionale del Sistema di Emergenza Territoriale 118”. Un massaggio cardiaco immediato ed ininterrotto e la scarica elettrica erogata da un defibrillatore entro i primi 5 minuti dall’insorgenza dell’arresto cardiaco hanno probabilità assai elevate di “recuperare” pienamente alla vita, sottolinea, “almeno 25.000 dei 60.000 italiani che muoiono all’improvviso ogni anno in Italia. Si tratta, così, di realizzare rapidamente nel nostro Paese un sistema di cura per l’arresto cardiaco improvviso che comprenda, coinvolga e responsabilizzi attivamente tutta la comunità nazionale”.
“Non possiamo realisticamente pensare, almeno in questo periodo storico – sottolinea Balzanelli – di poter usufruire di defibrillatori posizionati a 100 metri di distanza l’uno dall’altro immediatamente accessibili in caso di improvvisa necessità, anche se una progressiva riorganizzazione degli ambienti di vita e di lavoro che preveda la presenza di un defibrillatore rappresenta una formidabile priorità logistica di tutela della salute collettiva cui stiamo lavorando, incessantemente, da oltre 26 anni, a partire dalle scuole e dai condomini”.
“Riteniamo invece, come Società Italiana Sistema 118 (SIS118), indispensabile e indifferibile predisporre e sperimentare a breve un sistema di soccorso avanzato preospedaliero che metta a disposizione di chiunque un defibrillatore che arrivi nel posto giusto, davanti al paziente giusto, nel momento giusto – aggiunge – integrando le dinamiche di arrivo tempo dipendenti dei mezzi e degli equipaggi di soccorso del Sistema 118 con l’invio di droni, coordinato e guidato in tempo reale dalla Centrale Operativa118, che portino immediatamente, ossia in pochissimi minuti, sulla scena dell’evento, al richiedente il soccorso in caso di arresto cardiaco improvviso, ovvero un defibrillatore”. Primo partner istituzionale che aderisce al progetto SEUAM è il CONI Campania.
Fonte Ansa.it