(ANSA) – ROMA, 25 GIU – Un ampio studio sul Long Covid, una
condizione in cui alcune persone continuano ad avere i sintomi
mesi dopo aver contratto il coronavirus, condotto
dall’University of New South Wales in Sydney, indica che sui
casi di contagio studiati, l’80% era guarito entro un mese,
mentre poco meno del 5%, tre mesi dopo la diagnosi, accusava
ancora sintomi come mal di testa, dolori al petto ed eruzioni
cutanee.
La ricerca guidata dalla docente di salute della popolazione,
Bette Liu, ha seguito circa 3000 casi registrati in New South
Wales, quasi il 95% delle persone che avevano contratto il virus
nello Stato fra gennaio e maggio dello scorso anno. E’
risultato inoltre che l’età e problemi di salute preesistenti
aumentano notevolmente le probabilità di un recupero più
prolungato.
“Abbiamo osservato che le persone più anziane hanno meno
probabilità di riprendersi o si riprendono più lentamente”,
scrive Liu sul sito dell’Università stessa. “Questo studio è
unico in quanto abbiamo cercato di seguire tutti quelli che
erano stati diagnosticati in quel periodo e riteniamo vi sia una
netta differenza rispetto a molti altri studi”, aggiunge. La cifra del 5% è significativamente minore rispetto a stime
calcolate in altri studi, alcuni dei quali indicano che fino a metà dei pazienti continuano ad accusare sintomi per mesi dopo
la diagnosi. La studiosa ritiene che le grandi dimensioni del
campione considerato nel suo studio fornisca un quadro più
accurato della probabilità di soffrire di ‘long Covid’. (ANSA).
Fonte Ansa.it