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Suicidio assistito: prima udienza per altro caso Marche

(ANSA) – ANCONA, 18 GEN – Si è tenuta oggi la prima udienza
del procedimento di urgenza, in cui Antonio, nome di fantasia,
malato tetraplegico da 8 anni, ha chiesto ai giudici di ordinare
all’Asur (Azienda Sanitaria Unica Regionale) delle Marche,
diretta da Nadia Storti, di procedere alla verifica delle
condizioni richieste dalla Corte costituzionale per poter
accedere al suicidio assistito. Il giudice, alla fine
dell’udienza, si è riservato di decidere. Antonio e i suoi
legali sono in attesa di sentenza, fa sapere l’associazione Luca
Coscioni, che assiste l’uomo, il secondo marchigiano impegnato
in una procedura già seguita da Mario, altro nome di fantasia,
il tetraplegico che è riuscito ad ottenere un parere dal
Comitato Etico Regione Marche dopo una battaglia legale presso
il Tribunale di Ancona. La vicenda di Mario è però al momento
bloccata sul farmaco da utilizzare. Antonio, di cui l’ANSA aveva
già scritto nell’ottobre 2021, aveva inviato la richiesta
all’azienda sanitaria a settembre 2020 – ricorda l’ass. Luca
Coscioni -, “ricevendo un diniego privo di qualsiasi motivazione
legata alle sue condizioni, che non sono mai state verificate
dall’Asur”. Per questo ad aprile 2021 l’uomo, 43enne,
tetraplegico a causa di un incidente in moto, “aveva diffidato
prima l’azienda sanitaria e poi a ottobre 2021 il Governo”
affinché attivasse i poteri sostitutivi per “dare attuazione al
diritto di accedere al suicidio medicalmente assistito nella
legalità” in base alla sentenza “Cappato/dj Fabo” della
Consulta. Antonio “da17 mesi attende una risposta e proprio
durante questa attesa è risultato positivo al Covid” spiega
l’avv. Filomena Gallo, co-difensore del 43enne e segretario
dell’associazione Luca Coscioni “Non è più la mia vita – il
commento di Antonio – prima facevo tutto da me, adesso devo
chiedere qualsiasi cosa. Dipendere da qualcuno è la cosa che mi
fa più male, non riesco ad accettare. L’appoggio della mia
famiglia è stato di grande importanza nei momenti più difficili
della mia vita ed ora posso dire grazie anche a loro se ho la
forza e il coraggio di affrontare questa nuova sfida che mi
riporterà ad una rinascita”. (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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