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Trapianti: cuore donato da Romania salva paziente italiana

(ANSA) – ROMA, 14 MAG – È il cuore di un giovane di 17 anni
il primo organo donato dalla Romania e trapiantato in Italia
grazie all’accordo tra il Centro nazionale trapianti e l’Agentia
Nationala de Transplant (ANT) del paese balcanico. La donazione,
spiega un comunicato del Cnt, ha salvato la vita a una paziente
italiana affetta da una cardiopatia congenita.
    L’intesa, sottoscritta a fine marzo, riguarda soprattutto la
cooperazione in ambito di donazione e trapianto di polmone, un
settore nel quale il sistema trapiantologico rumeno non è
autosufficiente. L’Italia si impegna ad accogliere ogni anno
nelle proprie liste d’attesa cinque pazienti rumeni con grave
insufficienza polmonare e in cambio l’Ant mette a disposizione
dei
centri trapianto italiani altrettanti polmoni di donatori rumeni
deceduti, oltre a offrire anche altri organi che non hanno
riceventi compatibili nel paese di origine. Il trapianto
effettuato con la cooperazione della Romania è il terzo
realizzato nel 2021 grazie a una donazione proveniente
dall’estero, dopo il trapianto di un fegato da donatore greco e
quello di un cuore messo a disposizione dalla Francia, mentre
sono stati due gli organi (entrambi reni) che non è stato
possibile trapiantare in Italia per assenza di riceventi
compatibili e che alla fine sono stati
offerti alla Svizzera. Nel 2020, invece, erano stati 7 gli
organi ricevuti dall’estero (da Svizzera, Grecia e Malta) e 11
quelli offerti dall’Italia (a Svizzera, Germania e Spagna).
    “Quello con la Romania – si legge nella nota – è il quarto
accordo bilaterale sottoscritto dall’Italia, dopo Malta, Grecia
e Serbia. Inoltre, la Rete nazionale trapianti aderisce al
sistema di cooperazione multilaterale “Foedus” che ha come obiettivo principale la facilitazione dello
scambio di organi in eccedenza fra i Paesi membri dell’Unione
europea. A questi accordi si aggiunge un’intesa tra Provincia
autonoma di Bolzano e Austria per la condivisione di organi e
pazienti in lista d’attesa”. (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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