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Trapianti: prelievo multiorgano a cuore fermo nel Reggiano

(ANSA) – REGGIO EMILIA, 08 NOV – È stato effettuato per la
prima volta all’Ospedale Civile di Guastalla (la settima in
provincia di Reggio Emilia) un prelievo multiorgano a cuore
fermo con circolazione extracorporea. Coinvolta una squadra di
30 professionisti tra medici, infermieri e tecnici dell’Azienda
Usl Irccs di Reggio Emilia, dell’Ospedale Bufalini di Cesena e
dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna.
    Il prelievo è stato eseguito da una donatrice il cui cuore si
era fermato, attraverso l’impiego dell’Ecmo (in inglese
ExtraCorporeal Membrane Oxygenation), una particolare
apparecchiatura che consente la circolazione sanguigna
extracorporea e quindi l’ossigenazione degli organi. Dalle
preparazione alla conclusione dell’intervento il team di
professionisti ha operato dalle 6.30 del mattino alle 19.
    Nella procedura eseguita più frequentemente il prelievo di
organi viene svolto a cuore battente, su un donatore in morte
encefalica. In questo caso invece l’intervento è stato eseguito
a cuore fermo e dopo l’accertamento del decesso è stata
preservata la vascolarizzazione degli organi grazie alle
procedure di perfusione extracorporea con Ecmo.
    “Dietro a questo tipo di intervento c’è un processo
complicato per cui è necessario che alcune condizioni si
verifichino in contemporanea e altre in maniera consequenziale –
spiega la dottoressa Uliana Ferrari, coordinatrice locale
donazioni organi e tessuti – Tutti i professionisti coinvolti
hanno dedicato enorme impegno e attenzione perché quello che ci
muove è la grande motivazione e il pensiero di contribuire con
il nostro operato a dare nuova speranza, grazie al dono e alla
generosità di alcune persone, a qualcuno che attende”.
    La prima donazione di organi a cuore fermo in Emilia-Romagna
è stata eseguita all’Ospedale di Parma nel 2016. (ANSA).
   

Fonte Ansa.it

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