(ANSA) – ROMA, 09 DIC – Nuove speranze di cura per il tumore
del seno metastatico arrivano dai risultati di uno studio sul
primo farmaco anti-estrogeni a somministrazione orale.
Elacestrant, infatti, ha mostrato un prolungamento significativo
della sopravvivenza libera da progressione della malattia
rispetto alla terapia endocrina standard in donne con carcinoma
mammario avanzato o metastatico ER+/HER2-, rispetto alla terapia
usata come standard di cura. Ad annunciare i risultati positivi
dello studio clinico di fase 3 presentati al San Antonio Breast
Cancer Symposium 2021, sono il Gruppo Menarini e Radius Health.
In alcuni tipi di tumore al seno le cellule tumorali
presentano sulla superficie delle proteine (recettori) che si
legano agli ormoni estrogeni, stimolando la crescita tumorale.
Alcuni farmaci sono stati studiati per bloccare l’azione di
questi recettori attraverso i degradatori selettivi dei
recettori per gli estrogeni (o Serd). Su questo meccanismo si
basa Elacestrant per ridurre la crescita della neoplasia. Lo
studio multicentrico e randomizzato Emerald ha arruolato circa
470 pazienti la cui malattia era progredita nonostante una
terapia ormonale. In questa popolazione, il nuovo farmaco ha
ridotto del 30% il rischio di progressione della malattia o di
morte rispetto alla terapia standard. Nel sottogruppo di
pazienti con mutazione mESR1, molto difficili da trattare, la
riduzione è stata del 45%. Risultati altrettanto positivi sono
stati visti anche rispetto a fulvestrant, l’unico Serd approvato
per i pazienti con cancro al seno ma somministrato con iniezione
intramuscolare. “I pazienti con carcinoma mammario ER+/HER2-
avanzato o metastatico già trattato – afferma Aditya Bardia,
oncologo della Harvard Medical School e autore principale dello
studio – hanno opzioni terapeutiche limitate a causa dello
sviluppo della resistenza alla terapia endocrina. Elacestrant ha
il potenziale per diventare un nuovo standard di cura, visti i
risultati ottenuti. Nel prossimo futuro offrirà un’opzione di
trattamento efficace e sicura come monoterapia orale”. “E’
nostra intenzione sottomettere il dossier alle autorità
regolatore negli Stati Uniti e nell’Unione Europea nel 2022
visti i risultati positivi di sicurezza ed efficacia”, conclude
Elcin Barker Ergun, amministratore delegato del Gruppo Menarini.
(ANSA).
Fonte Ansa.it