(ANSA) – SIDNEY, 19 MAR – Importante progresso nella diagnosi
e nel trattamento del cancro al cervello, grazie
all’intelligenza artificiale. Ricercatori della Macquarie
University di Sydney, guidati dal neurochirurgo italiano Antonio
Di Ieva, vi hanno fatto ricorso combinandola con una tecnica di
risonanza magnetica detta 2HG Magnetic Resonance Spectroscopy,
per ottenere immagini estremamente dettagliate del cervello, con
l’obiettivo di accelerare la diagnosi e di eliminare interventi
chirurgici non necessari. Le tecnologie combinate – riferisce
lo studioso sul sito dell’università – analizzano campioni
chirurgici e identificano una mutazione genetica che permette ai
medici di confermare accuratamente la diagnosi del tipo di
glioma – il tumore cerebrale primario più comune.
L’esistenza della mutazione, che di norma può essere
identificata solo con una biopsia del tumore cerebrale, permette
ai medici di determinare se un paziente ha prospettive di
sopravvivenza “lunghe o brevi”. Un metodo di intelligenza
artificiale chiamato ‘deep learning’ è stato sperimentato dal
professor Di Ieva per analizzare campioni chirurgici di
glioblastoma e quindi individuare prima di un intervento
chirurgico se la mutazione genetica è presente, senza dover
ricorrere ad analisi patologiche. “Invece delle due settimane
necessarie a un patologo per individuare l’esistenza della
mutazione, registriamo semplicemente un’immagine del campione e
analizziamo il modello con una tecnica di deep learning per
verificare se la mutazione è presente”, scrive lo studioso. Sono
ora in corso nel mondo sperimentazioni per utilizzare la
mutazione, detta gene IDH, come obiettivo di vaccini specifici,
aprendo così nuove possibilità nel trattamento di cancro al
cervello. (ANSA).
Fonte Ansa.it